GMG, Papa Francesco: «Non sentitevi pensionati prima del tempo»

Don Angeli: «Una giornata stimolante e un bilancio finora positivo»

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Giornata davvero intensa, quella di ieri, per i 600 giovani trentini presenti alla trentunesima Giornata Mondiale della Gioventù che si concluderà tra domani e domenica con la Veglia e la s. Messa con Papa Francesco.
Cominciata con il saluto di monsignor Lauro Tisi, collegato in diretta da Trento, la mattinata è proseguita - su un ponte che per qualche ora ha collegato Cracovia, il Trentino e la Sicilia - con la catechesi guidata da monsignor Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, e la Messa celebrata da monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale.
Nel pomeriggio, sotto la pioggia battente, tutti a Parco Blonia per accogliere, assieme ad altri settecentomila  giovani, il Papa.
«Cari giovani, buongiorno! Finalmente ci incontriamo, grazie per questa calorosa accoglienza», ha detto Francesco nel giorno del suo ingresso ufficiale alla sua seconda GMG, dopo Rio nel 2013, rivolgendo poi un particolare ringraziamento a San Giovanni Paolo II, ideatore, trent'anni fa, della Giornata Mondiale della Gioventù.
«Mi addolora incontrare giovani che sembrano pensionati prima del tempo. Mi preoccupa vedere giovani che hanno gettato la spugna prima di iniziare. Sono giovani essenzialmente annoiati e noiosi», ha detto il Pontefice, sottolineando invece come sia stimolante sentire i giovani  condividere i loro sogni, le loro domande e il loro desiderio di opporsi «a tutti quelli che dicono che le cose non si possono cambiare».
«Quando Gesù tocca il cuore di un giovane, di una giovane, questi sono capaci di azioni veramente grandiose», ha spiegato ancora il Papa.
«La Chiesa oggi vi guarda, il mondo oggi vi guarda e vuole imparare da voi, per rinnovare la sua fiducia nella misericordia del Padre che ha il volto sempre giovane e non smette di invitarci nel suo Regno.»
 
 Don Angeli: «Una giornata stimolante e un bilancio finora positivo» 
«Una giornata ricca di stimoli, nella quale abbiamo avuto la possibilità di ascoltare la Parola di Dio attraverso la voce di testimoni importanti, i tre vescovi e il Papa», spiega da Cracovia don Mauro Angeli, segretario dell'arcivescovo Lauro e incaricato per la pastorale giovanile della zona pastorale di Trento.
«Vorrei sottolineare quello che ha detto il Papa: l'importante è essere giovani non noiosi e annoiati, ma giovani appassionati e questo - spiega don Mauro - è ciò che fa la differenza quando si incontra Gesù e si vive insieme la fede. È Gesù che può darti quell'amore che ti spinge ad aprirti agli altri e non rinchiuderti in te stesso: quando lo sperimenti in prima persona senti che è bello rischiare di andare verso l'altro, che l'altro è una risorsa, che incontrando l'altro comprendi meglio anche te stesso e ti apri anche verso Dio.»
Per don Angeli il bilancio di questi primi giorni di GMG è positivo, dalla grande accoglienza ricevuta dal popolo polacco - «L'ospite qui è considerato sacro», sottolinea il giovane prete - alla vitalità del gruppo dei 600 giovani trentini, capaci di raccogliere gli input che la GMG sta dando loro, «e che poi - dice ancora don Mauro - saranno coniugati e messi in pratica nella vita di tutti i giorni».
 
Alla veglia e alla messa con il Papa il quadro realizzato dai detenuti di Spini
Quello tra sabato e domenica sarà un momento davvero intenso, durante il quale tutti i giovani arrivati qui a Cracovia si ritroveranno assieme a Papa Francesco.
«Pregheremo per chiedere al Signore il dono della misericordia», continua don Mauro Angeli.
«Essere capaci di praticare l'amore nel perdono non è facile, in un mondo che ha altre alternative.»
Nella grande spianata di Campus Misericordiae, i trentini porteranno anche un quadro realizzato dai detenuti del carcere di Spini di Gardolo e raffigurante Papa Bergoglio in preghiera.
«Li ricorderemo in modo particolare, portando con noi il quadro durante la veglia e la s. Messa e accogliendo la benedizione di Francesco.»