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GMG, Cracovia: il buongiorno-skype del vescovo Lauro

Nella catechesi, vescovo di Palermo Lorefice ricorda padre Puglisi

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Sorpresa mattutina per i giovani trentini alla GMG. In apertura della loro preghiera, nella chiesa del S. Cuore di Cracovia, hanno infatti ricevuto il buongiorno in diretta del vescovo Lauro, collegato via web dal suo studio in piazza Fiera.
Il vescovo li ha incoraggiati, citando una delle letture della liturgia odierna: il brano del profeta Geremia che descrive Dio come vasaio.
«Possiate sperimentare la bellezza del Dio di Gesù che riesce a rifarci anche quando cadiamo», ha commentato monsignor Tisi, che ha poi aggiunto: «In questi anni ho visto come spesso nelle nostre comunità la gente faceva le cose senza farsi domande. Voi giovani siete tornati a farvi delle domande grandi e ci state dicendo che non avete bisogno solo di un po’ di pane e di cose da fare: volete e sognate molto di più di quello che offriamo con la nostra operatività. Il mio augurio è che, in questi giorni, quel di più che volete vi compaia davanti e abbia il nome meraviglioso di quel Gesù che capovolge l’idea di Dio. Un Dio che si ritrae per lasciare spazio a noi, si fa vicino e nostro prossimo.»
Il vescovo Lauro ha infine rivolto un saluto ai due vescovi che animano gli incontri di catechesi dei giovani trentini: Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo e Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale: «Bello vedere realizzato a Cracovia, grazie ai giovani, questo ponte tra nord e sud Italia», ha sottolineato Tisi.
I 600 ragazzi trentini erano invitati questa mattina a riflettere sulla parabola del padre misericordioso.
 
Alla riflessione, animata dai ragazzi del servizio civile, è seguito un secondo momento all’aperto guidato da monsignor Lorefice, al quale i giovani hanno posto le loro domande.
«Sono qui con grande semplicità di cuore, le vostre sono questioni alle quali servirebbero ore per rispondere», ha spiegato ai trentini l'arcivescovo di Palermo.
«La Giornata mondiale dei giovani, per noi deve essere un'opportunità, Gesù Cristo deve entrare nella nostra vita come parola vivente che segna l'umanità.»
Monsignor Lorefice ha ricordato poi ai trentini l'esempio e l'impegno di padre Pino Puglisi (il parroco palermitano vittima della mafia nel 1993), al quale rimandano le 3 «p» impresse nel suo stemma vescovile: «Significano Parola di Dio, pane eucaristico e poveri - ha spiegato - e questa è la Chiesa che, grazie a Dio, Francesco sta realmente animando con questa sua generosità, semplicità e umiltà. Grazie per quello che voi giovani state dando a noi vescovi e a tutti i preti che sono qui. Noi vi dobbiamo ascoltare e insieme ci dobbiamo aiutare.»
Questa sera, i trentini saranno a Parco Blonia per accogliere Papa Francesco, che già ieri sera ha riservato un saluto speciale alla festa degli ottantamila italiani presenti alla GMG.

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