FBK: la strategia del Centro per le Scienze Religiose 2016-2018
Al centro la coabitazione tra persone con esperienze e convinzioni religiose diverse che spesso porta alla violenza
Al centro della visione del piano le trasformazioni sociali che hanno reso problematica e spesso conflittuale, quando non addirittura violenta, la coabitazione tra persone con esperienze e convinzioni religiose diverse.
«Concepiamo la diversità religiosa», si legge nel piano, «come un problema e come una risorsa. La diversità religiosa è certo fonte di conflitti e di violenza, ma è anche un patrimonio di pratiche, culture e azioni che contribuiscono alla coesione e allo sviluppo della società. Riteniamo necessario rispondere con un sapere e un’azione innovativi, adeguati alla molteplicità e alla dinamicità del religioso.»
Identificata la missione nel compito di comprendere e migliorare il rapporto tra religione e innovazione, sono quattro le linee di ricerca all’interno delle quali verranno sviluppati i programmi di studio: «Conflitti», «Valori, scienza e tecnologia», «Spiritualità e stili di vita», «Testi, dottrine e tradizioni».
I progetti di ricerca al momento già definiti e avviati sono tutti su argomenti di stretta attualità: «Arguing Religion», dedicato al disaccordo religioso, «Religione e violenza», «Il potenziamento umano», sull’approfondimento etico delle tecnologie che permettono di cambiare le potenzialità umane, «Salute e mercato».
Considerati i tragici eventi di Nizza i membri del Cda hanno espresso vicinanza ai familiari delle vittime.
Anche in relazione ai fatti accaduti, che riportano le tematiche del Centro per le Scienze Religiose di FBK in una dimensione di grande attualità, il Cda ha deciso di avviare un percorso comune fra le scienze sociali e religiose che consenta al Polo Umanistico di S. Croce di diventare un luogo di riflessione a largo spettro, con un think tank formato da studiosi ed esperti e con un programma di argomenti strutturati a cui potranno partecipare giovani europei mediante borse di studio per brevi periodi di soggiorno, mutuando in parte il modello Erasmus («Erasmus-S. Croce»).
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