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Territorio, società, economia: Pianeta Donna

Al Festival della Famiglia si indaga su come il benessere della donna possa migliorare la coesione sociale, con l’assessore Segnana

Nel secondo giorno della kermesse, il Festival della famiglia ha offerto una panoramica sul «Pianeta donna», ovvero su come il ruolo della donna e la sua competenza possano rafforzare la coesione sociale.
«Oggi diamo spazio ad un incontro di sensibilizzazione sulle pari opportunità nel quale viene approfondito l’approccio di genere secondo diversi ambiti, con spunti e informazioni preziose che ci possono offrire prospettive per future strategie e decisioni amministrative, – sono state le parole dell’assessore provinciale alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, Stefania Segnana. – È fondamentale dare alle donne pari opportunità soprattutto in ambito lavorativo e riconoscerne il merito: in questo senso come amministrazione provinciale stiamo lavorando con impegno per promuovere e finanziare iniziative e progetti di sensibilizzazione e di contrasto delle discriminazioni fra donne e uomini, oltre che di contrasto sulla violenza sulle donne, proprio per promuovere un cambiamento culturale e raggiungere, in ogni ambito, la parità», – questo il pensiero dell’assessore Segnana.
 
In apertura anche i saluti istituzionali della presidente della Commissione provinciale Pari Opportunità tra donna e uomo del Consiglio provinciale, Paola Maria Taufer, nonché del consigliere di parità nel lavoro Matteo Borgaza, a moderare Laura Castegnaro, dirigente dell’UMSE Pari Opportunità, prevenzione della violenza e della criminalità dell’Agenzia per la coesione sociale, che ha promosso l’evento.
Quindi, nel corso del pomeriggio di lavoro, si è tenuta la presentazione di «Donne in vetta» ricerca sulle donne in posizioni apicali in Trentino, a cura di Stefania Yapo, ricercatrice del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento.

In base all’indagine in Trentino il trend complessivo relativo alla presenza femminile nei vertici decisionali dei luoghi di lavoro è positivo, ma ci sono sicuramente spazi di miglioramento.
Ad esempio la partecipazione politica in Trentino è più alta che nel resto d’Italia ma è ancora bassa rispetto all'Europa, mentre il livello di occupazione femminile si avvicina molto al contesto europeo, seppur con alcuni distinguo, ad esempio nel settore pubblico le donne sono numerose, mentre sul fronte dell’imprenditoria le donne faticano ancora (il tasso è attorno al 18% in base ai dati del 2019).
 
Vi è poi un vero e proprio imbuto fra le donne che frequentano e concludono l’Università, con risultati eccellenti, e quelle che poi effettivamente sono occupate, soprattutto in ruolo apicali.
Vi sono «resistenze culturali e sociali», nella nostra provincia, quindi risulta fondamentale «orientare le scelte educative e professionali».
Michela Vitulano, consigliere, Responsabile dell'educazione finanziaria per Banca d’Italia, Filiale di Trento, ha parlato dell’alfabetizzazione finanziaria delle donne, del gap ancora esistente in Italia soprattutto in tema di stereotipi, che vedono ancora le questioni finanziarie delegate al capofamiglia.
 
Di contrasto alla violenza di genere e di tutte le iniziative messe in campo dalla rete dei soggetti che, in Trentino, si occupato di questa tematica, hanno parlato Patrizia Foiera, sostituto procuratore a Trento, nonché Barbara Bastarelli, Jessica Mattarei e Cristina Garniga, responsabili del Centro antiviolenza, della Casa Rifugio e del Centro uomini autori di violenza, mentre Rossana Fabrizio dirigente del Servizio Politiche parità e pari opportunità, Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha offerto uno sguardo nazionale sugli interventi di contrasto alla violenza sulle donne.

Dopo l’intermezzo musicale a cura del Liceo Musicale e Coreutico Bonporti e del Conservatorio Bonporti di Trento, si è tenuto l’intervento di Elena Bravi, direttrice per l'integrazione socio-sanitaria di Apss, dedicato al tema di donne e salute, ovvero di salute di genere e della necessità di mantenere un approccio di genere nella pratica clinica.
Su donne e formazione sono intervenuti Paola Borz, direttrice generale di Tsm - Trentino School of Management, e Tatiana Arrigoni, referente Iprase per l'area educazione civica e alla cittadinanza. Infine Antonella Chiusole ha presentato il progetto portato avanti dal Lions Club di Trento sulla scuola, come laboratorio di crescita per un «nuovo femminile», che ha l’obiettivo di sostenere le giovani diplomate nel momento della scelta degli studi universitari.
Le conclusioni sono state affidata a Stefania Terlizzi, dirigente generale, dell’Agenzia provinciale del lavoro.

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