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Per i Carabinieri della regione una scena del crimine a 2000 metri

Svolta stamane l’ Esercitazione Congiunta Di Polizia Giudiziaria – Gämse 2017

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Scena del crimine a 2.000 metri.
 
Il giorno 20 settembre, nell’arco della mattinata, ha avuto luogo una complessa esercitazione sulla scena del crimine in alta quota, con l’impiego di numerosi assetti dell’Arma dei Carabinieri (Squadre di Soccorso Alpino di Ortisei e Madonna di Campiglio, 3° Nucleo Elicotteri di Bolzano, Nucleo Cinofili di Laives, 7° Reggimento TAA, Centro di Addestramento Alpino di Selva Val Gardena, Comando Provinciale Carabinieri di Bolzano).
 
Luogo dell’esercitazione è stata l’area prossima al rifugio Comici, sotto il Sasso Lungo. L’esercitazione ha avuto come presupposto operativo un incidente in cordata: un soggetto contatta i soccorsi per un incidente e, nel sopraggiungere, la squadra di soccorso alpino dei Carabinieri riscontra che uno dei due uomini è rimasto bloccato in parete sotto choc mentre l’altro è precipitato.
 
Durante il sopralluogo si accorgono che l’uomo precipitato a terra è stato ucciso da un colpo d’arma da fuoco e, raccolta la testimonianza del compagno, indirizzano altri militari sull’area in cui è stato visto fuggire un soggetto armato.
Di qui è iniziata la seconda parte dell’esercitazione, con l’arrivo in elicottero dei militari del 7° Reggimento, della Compagnia di Ortisei ed unità cinofile da ordine pubblico che hanno iniziato a rastrellare l’area sino alla cattura del soggetto in fuga.
 
L’esercitazione ha avuto due momenti particolarmente interessanti e mai sperimentati sono ad ora: l’esecuzione di un sopralluogo sulla scena del crimine ad alta quota (oltre 2.000 metri), secondo un preciso addestramento seguito dal personale delle squadre di soccorso alpino dei Carabinieri di Ortisei e Madonna di Campiglio, chiamate anche ad intervenire sulla scena del crimine, e la simulazione di un rastrellamento in alta quota congiunto dei Carabinieri del 7° Reggimento e cinofili, con simulazione di un breve conflitto a fuoco e cattura del fuggitivo da parte dell’unità cinofila.
 

L'elicottero in fase di atterraggio con i militari del 7° reggimento.
 
L’esercitazione ha consentito di sfruttare appieno le peculiarità dell’Arma dei Carabinieri, una forza di polizia ad ordinamento militare, capace di coniugare diverse competenze operative, nell’ambito di scenari complessi, urbani ed extraurbani, con l’obiettivo unico di garantire la più ampia cornice di sicurezza ai cittadini.

Le competenze delle squadre di soccorso alpino, abitualmente impegnate, nella stagione estiva come in quella invernale, per la sicurezza di chi si muove nelle montagne dell’Alto Adige, in stretta collaborazione con il Centro di Addestramento Alpino di Selva Val Gardena, fulcro delle attività di addestramento in ambiente montano, si sono trovate oggi ad operare in uno speciale scenario operativo, laddove le capacità alpinistiche si coniugano alle competenze di polizia giudiziaria che sono proprie di ogni militare dell’Arma.
Una scena del crimine è un ambiente complesso dove ogni elemento deve essere valutato con la massima attenzione.
 
Portare questo scenario oltre i 2000 metri, con condizioni climatiche complesse, è stata una sfida a cui i Carabinieri si sono preparati seguendo specifici corsi di aggiornamento e formazione, in stretta collaborazione con il RIS di Parma e i militari della Squadra Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo provinciale.

Il 7° Reggimento Carabinieri Trentino Alto Adige, Reparto di spicco per le competenze maturate nell’ambito delle missioni internazionali, cui partecipa in prima linea, operando sotto l’egida di diverse organizzazioni internazionali, è un Reparto flessibile e dinamico che, all’occorrenza, offre un supporto efficace all’azione di controllo del territorio ed alla sicurezza collettiva, attraverso un impego sinergico delle sue unità con la struttura territoriale dell’Arma dei Carabinieri.
 

L'azione di rastrellamento congiunta di unità cinofle, 7° reggimento e commando provinciale di Bolzano.
 
Ne è un esempio l’impiego sempre più frequente delle Squadre Operative di Supporto, le unità antiterrorismo dell’Arma, che operano in sintonia con gli ordinari apparati istituzionali di controllo e sicurezza.
Oggi il 7° Reggimento è stato impiegato per le sue peculiari capacità di infiltrazione su terreni complessi, per la sua capacità di individuazione e cattura di soggetti pericolosi in assetti che vedono dispiegarsi sul terreno componenti diverse dell’Arma dei Carabinieri. 

Al fianco del 7° Reggimento, oggi hanno operato infatti sia le unità territoriali del Comando Provinciale di Bolzano, sia unità cinofile per l’ordine pubblico. Sono componenti diverse di una Istituzione che è in grado di dispiegare, all’esigenza, tutte le sue competenze, con grande sinergia e coordinamento.
In questo contesto, ovviamente, spicca il contributo dell’Arma aerea, con l’impiego in condizioni metereologiche complesse del velivolo del 3° Nucleo Elicotteri di Bolzano. I piloti dei Carabinieri hanno una particolare competenza nel controllo aereo del territorio, per orientare al meglio le pattuglie sul terreno e fornire un indispensabile supporto operativo. 

Oggi hanno operato per il trasporto di tutti gli assetti nell’area di operazioni, con manovre complesse sia per le condizioni metereologiche che per le peculiari condizioni del terreno parzialmente innevato. 
La flessibilità dello strumento aereo ha consentito di apprezzarne le potenzialità nei diversi servizi d’istituto, sino alle manovre tattiche di ampio respiro, come quelle che oggi hanno costituito parte dell’esercitazione.

Presenti all’esercitazione, che ha dispiegato oltre 40 uomini ai piedi del Sasso Lungo, il Comandante della Legione Carabinieri Trentino Alto Adige, Generale Massimo Mennitti, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Bolzano, Colonnello Stefano Paolucci, e il Comandante del 7° Reggimento Carabinieri di Laives, Colonnello Michele Facciorusso.
Grande soddisfazione è stata espressa dai Comandanti dei Reparti impegnati nell’esercitazione che si è conclusa con l’impegno di una successiva attività addestrativa congiunta.

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