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«Una via d’acqua che unisce i popoli: l’Adige e i suoi affluenti»

Al via il primo progetto regionale del FAI in Trentino Alto Adige dedicato al fiume Adige – Cinque visite speciali sul territorio dal 13 aprile al 30 giugno 2024

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L’acqua quale elemento prezioso, capace di unire popoli e culture: con questo messaggio il Presidente del FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano del Trentino presenta oggi, martedì 9 aprile, presso la sede FAI di Trento - via Oss Mazzurana 54, il primo progetto regionale dedicato al fiume Adige, articolato in cinque eventi sul territorio, da sabato 13 aprile fino a domenica 30 giugno.
Un progetto per raccontare la cultura del fiume Adige, in tutti i suoi aspetti.
L’annuncio odierno fa seguito a quello avvenuto ieri da parte del Presidente FAI dell’Alto Adige presso la sala di rappresentanza dell’Antico Municipio di Bolzano.
 
«Il FAI è molto sensibile al tema dell’acqua, – commenta Luciana de Pretis, Presidente regionale FAI Trentino. – La campagna nazionale #salvalacqua promuove un approccio alle risorse idriche più sostenibile e capace di integrare le pratiche già consolidate efficienti con le più moderne tecnologie.
«Il nostro percorso si inserisce in questo contesto: vogliamo riportare a galla i saperi tradizionali, le buone pratiche che hanno posto al centro il valore dell’acqua, quale bene essenziale per l’umanità.»
 
«Siamo molto orgogliosi di questa iniziativa, – continua soddisfatto Carlo Trentini, Presidente regionale FAI Alto Adige. – Si tratta del primo progetto regionale, organizzato dalle Delegazioni FAI di Trento e Bolzano e da tutta la rete territoriale dei Gruppi FAI, che intende raccontare la storia del fiume Adige dalla fonte fino alla foce.
«Nel corso di cinque tappe racconteremo aspetti e tematiche legate al grande fiume, alle sue genti e ai mestieri che da sempre gravitano attorno a questa importante risorsa idrica.»
 
Cinque gli appuntamenti nell’arco di tre mesi, da aprile fino alla fine di giugno (nella pagina seguente il programma nel dettaglio).
Si comincia sabato 13 aprile con le visite al «Museo Testa di ponte» legato alla Via Claudia Augusta a Lagundo e alla storica centrale idroelettrica di Marlengo insieme al Gruppo FAI di Merano.
Si proseguirà poi con Bronzolo e il mestiere scomparso degli zatterieri (4 maggio - evento a cura della Delegazione FAI di Bolzano), con la roggia grande di Trento (11 maggio - evento a cura della Delegazione FAI di Trento), le tracce che ricordano lo stretto legame tra la città di Trento e il suo fiume (31 maggio - evento a cura del Gruppo FAI Giovani di Trento), le peculiarità dei molti mestieri legati alle rive dei fiumi (30 giugno - evento a cura del Gruppo FAI Val di Sole e Val di Non).
 
Tutti gli eventi sono su prenotazione a contributo.
Maggiori informazioni sul sito a questo link.
 
Si ricorda che durante ogni appuntamento sarà possibile iscriversi al FAI in loco.
«Siamo convinti che il nostro pubblico, e non solo, apprezzerà moltissimo questa iniziativa, che confidiamo di poter replicare anche in futuro, – così Fabio Maistrelli, Delegato Regionale Ambiente FAI Trentino Alto Adige. – Tutti i volontari hanno collaborato con entusiasmo e il risultato è un progetto di grande respiro, volto a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla delicatezza degli ecosistemi, nonché a far conoscere meglio questa preziosa risorsa che scorre a pochi passi da noi.
«Come recita la Direttiva quadro Acque dell’Unione Europea, l’acqua è a tutti gli effetti “una risorsa essenziale per l’umanità, sostiene la prosperità economica e sociale ed è indispensabile per gli ecosistemi naturali e la regolazione del clima”. Tutti noi, quindi, siamo chiamati ad averne cura.»

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