Trento, mercoledì 21 agosto 2024, San Pio X
È il patrono della Fraternità sacerdotale ed è anche compatrono secondario della città di Venezia in ricordo di quegli anni trascorsi come patriarca
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Giuseppe Sarto, nato a Riese (Treviso) nel 1835 da una famiglia contadina, dopo gli studi nel seminario di Padova fu ordinato sacerdote a 23 anni.
Avendo percorso quasi tutti i gradi dell’attività pastorale diretta (cappellano a Tombolo, parroco a Salzano, cancelliere della Curia di Treviso e direttore spirituale del seminario), nel 1884 fu nominato vescovo di Mantova e, nel 1893, patriarca di Venezia e cardinale.
Nel conclave del 1903, dopo il veto dell’Austria all’elezione del cardinale Rampolla, fu costretto ad accettare la sua elezione a papa, nonostante le sue proteste di inadeguatezza: «Sono incapace e indegno, – disse davanti ai cardinali, – dimenticatemi, aiutatemi!».
Erano tempi difficili, quelli, per la Chiesa a causa delle leggi eversive varate in Francia, della dolorosa divisione tra Stato italiano e Santa Sede e, poi, del periodo modernista.
Tuttavia, il pontificato di Pio X fu uno dei più fecondi non solo per le opere di riformatore liturgico (soprattutto del breviario, della Messa, del canto gregoriano, della partecipazione più attiva dei fedeli alle celebrazioni, e della comunione eucaristica), ma anche per gli orientamenti della vita pastorale della Chiesa con il suo celebre Catechismo – da lui stesso predicato ogni domenica – e con la promulgazione di leggi concernenti la riforma della Curia romana, l’avviamento della codificazione canonica, l’edizione degli Acta Apostolicae Sedis, la semplificazione delle norme burocratiche, la promozione degli studi e della formazione del clero.
Davanti al modernismo che propugnava un aggiornamento della dottrina della Chiesa fondandosi sulle teorie positiviste, egli non esitò a condannarlo prima col decreto Lamentabili, poi con l’enciclica Pascendi, ispirando la difesa della dottrina cattolica al motto del suo pontificato: «Instaurare omnia in Christo».
Morì il 21 agosto 1914, alla vigilia della prima guerra mondiale.
Fu beatificato da Pio XII nel 1951 e da lui canonizzato nel 1954.
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