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Caduta massi, a Rovereto un convegno dell'Ordine dei geologi

L’assessore Marchiori: «Costante l'opera di prevenzione, in Trentino investiti 38 milioni di euro dal 2023 ad oggi»

Un appuntamento che vuole mettere a sistema pubbliche Amministrazioni, imprese e professionisti, per facilitare lo scambio di buone pratiche nella mitigazione e gestione degli scenari di rischio caduta massi: promosso dall'Associazione Geologia Ambiente del Trentino Alto Adige Südtirol (AGATAS) e dall'Ordine regionale dei Geologi, si è tenuto oggi nella sala Piave di Trentino Sviluppo a Rovereto un convegno a cui hanno partecipato tecnici e relatori dei settori pubblici, regionali e nazionali, di ambito aziendale e della libera professione, per affrontare il tema nei suoi risvolti scientifici e giuridici.
 
Presente l'assessore provinciale al patrimonio e demanio Simone Marchiori, che ha portato anche i saluti del presidente Maurizio Fugatti, sottolineando l'importanza del tema oggetto del convegno, un ambito nel quale il rischio zero non esiste:
«Siamo in un territorio di montagna, per cui è fondamentale interrogarsi e ragionare sulla gestione del rischio, soprattutto in un periodo come questo in cui ci sono stati crolli importanti in Val di Ledro e nella strada di Folgaria e Val d’Astico.
«Non è possibile pensare di essere al sicuro da qualsiasi evento di questo tipo, in un territorio che ha visto cambiare il modo in cui viene vissuto e dove sono cambiate le esigenze di chi lo frequenta.
«L’opera di monitoraggio e di studio è costante, anche in collaborazione con altri Enti, come Università, Cnr e Istituto di geofisica; c'è però la necessità non solo di investire risorse per opere di urgenza e di prevenzione, come peraltro è stato fatto dalla Provincia con 38 milioni di euro dal 2023 ad oggi, ma anche di interrogarsi sulle opere che già ci sono e hanno bisogno di essere mantenute, censite o anche rifatte dopo un certo numero di anni.»
 
Perché la giornata possa avere anche un risvolto concreto nella gestione del rischio in Trentino, l'assessore ha riportato l'impegno personale e del presidente Fugatti a riflettere sulle misure necessarie al territorio, sulla base di quanto emergerà al termine dei lavori.
Ha poi ringraziato l’Ordine dei geologi del Trentino Alto Adige, guidato dal presidente Mirko Demozzi, che in occasione della Settimana della Protezione civile dello scorso ottobre ha ufficializzato il proprio ingresso nel Nucleo tecnico provinciale a supporto della gestione delle emergenze, in azione nelle missioni promosse dalla Colonna mobile trentina.

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