Rovereto, marocchino messo in custodia cautelare in carcere
Era stato colpito da un ordine di rimpatrio e portato al CPR di Gradisca. Poi però è stato sorpreso dalla polizia protagonista di una rissa proprio a Rovereto
Nello scorso mese di settembre, nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di controllo del territorio predisposti dal Questore per la Provincia di Trento, Maurizio Improta, con i quali la Polizia di Stato presidia soprattutto i luoghi maggiormente frequentati dai cittadini, anche con l’ausilio delle pattuglie cinofile ed ippomontate, personale del Commissariato di P.S. di Rovereto traeva in arresto per spaccio di sostanze stupefacenti un cittadino marocchino venticinquenne trovato in possesso di numerose dosi di cocaina.
Al momento della scarcerazione, al medesimo veniva applicata dal GIP del Tribunale di Rovereto la misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Rovereto e contestualmente veniva accompagnato da personale della Questura di Trento presso il C.P.R. di Gradisca d’Isonzo (Go).
Al termine del periodo di trattenimento presso il Centro, allo straniero veniva notificato un ordine di allontanamento dal territorio italiano, ma lo stesso, malgrado l’ordine e il divieto di dimora, si ripresentava a Rovereto, dove nella serata del 26 novembre si rendeva anche protagonista di una rissa unitamente ad altri due stranieri nella zona dell’Urban City.
Prontamente però l’Autorità Giudiziaria, appena notiziata dalla Polizia di Stato della presenza dello straniero sul territorio di Rovereto, sostituiva la misura del divieto di dimora con quella della custodia cautelare in carcere, che veniva eseguita nella serata di ieri dopo che gli equipaggi della Squadra Volante, grazie alla loro conoscenza del territorio ad alle relazioni costanti con la cittadinanza, riuscivano a rintracciare il soggetto, che nel frattempo si era dileguato e si nascondeva per far perdere le proprie tracce.
Commenti (0 inviato)
Invia il tuo commento