Concessione A22: «Disappunto» per le decisioni del Governo
La Camera di Commercio di Trento, socio dell’Autostrada del Brennero, ha espresso la propria soggettività sulle sorti della concessione
La Camera di Commercio ha inviato alle redazioni un documento nel quale si esprime il proprio disappunto sulla decisione del governo di indire la gara europea per il rinnovo della concessione dell’Autostrada del Brennero.
I nostri lettori conoscono la nostra posizione (vedi l'ultimo articolo), ma stavolta l’Ente camerale ha paventato la possibilità che il Governo possa appropriarsi, per decreto, dell’accantonamento degli attuali 467 milioni di euro destinati alla realizzazione della ferrovia, definendola un’«eventualità non positiva» per il territorio.
È un’eventualità priva di supporti giuridici. Ma, comunque, quell’eventualità non positiva suona come un eufemismo piuttosto singolare.
Ecco il testo del comunicato.
La società Autostrada del Brennero venne costituita il 20 febbraio 1959 presso la Camera di Commercio di Trento che fin da allora, in qualità di socio storico, ne ha seguito con interesse e partecipazione l’attività di gestione e investimento. Nella riunione odierna la Giunta camerale ha preso atto dei fatti recenti che acuiscono l’incertezza rispetto a chi amministrerà il tratto autostradale Brennero-Modena per i prossimi 50 anni. In un documento ufficiale la Giunta della Camera di Commercio rileva che l’orientamento del Governo (Ministero delle infrastrutture) a incaricare l’ANAS di bandire una gara europea per il rinnovo della concessione della gestione dell’arteria autostradale Brennero-Modena e la possibilità che il Governo possa appropriarsi, per decreto, dell’accantonamento degli attuali 467 milioni di euro destinati alla realizzazione della ferrovia costituiscono un’eventualità non positiva per il territorio. «L’Ente camerale trentino – ha sottolineato inoltre Adriano Dalpez, Presidente della Camera di Commercio di Trento – esprime pertanto il proprio rammarico nel prendere atto che il Governo centrale non sembra, in questa fase, in grado di cogliere e sostenere le legittime istanze provenienti dalle popolazioni dei territori attraversati dall’autostrada. «Ribadisce quindi, nel suo molteplice ruolo di azionista, socio fondatore e rappresentante unitario del sistema delle imprese trentine, il proprio sostegno incondizionato ai vertici della società Autostrada del Brennero S.P.A. «Esprime inoltre grande fiducia nelle capacità tecniche e manageriali dei vertici della società di via Berlino nonché nella determinazione e nell’impegno dei soci di riferimento Regione Trentino-Alto Adige, Provincia autonoma di Trento e «Provincia autonoma di Bolzano affinché affrontino con la massima compattezza e unità d’intenti, in tutte le sedi – istituzionali e non – questo delicato momento, mettendo in campo tutte le risorse e le strategie utili a garantire le massime probabilità di assegnazione della concessione anche per i prossimi 50 anni.» |
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