Un operaio dell’Unifarm muore per un malore fatale
Potrebbe essersi trattato di un colpo di calore, ma i locali dell’azienda sono climatizzati
Si chiamava Michele Demattè e aveva 57 anni.
Aveva finito il proprio turno di lavoro all’Unifarm alle ore 19, quando ha lasciato l’azienda per tornare a casa. È entrato in macchina ma non è riuscito a partire.
Un collega, avendo visto che la sua auto era ancora posteggiata, è andato a vedere se aveva problemi.
Accortosi che il collega doveva aver avuto un malore, ha dato l’allarme.
I soccorsi sono intervenuti immediatamente e il povero Dematté è arrivato al S. Chiara di Trento vivo ma con una temperatura corporea molto alta, 40 gradi.
Si è pensato subito a un colpo di calore e dato che gli incidenti che avvengono sulla strada che porta all’azienda sono considerati sul posto di lavoro, la l'ispettorato ha disposto un sopralluogo all’Unifarm.
L’azienda, che ha prestato la massima collaborazione, ha fatto vedere che tutti i locali sono climatizzati, per cui sarà l’autopsia a far luce sulla tragica fine del lavoratore.
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