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Lavarone, salvata una donna che voleva suicidarsi

Un maresciallo dei carabinieri è riuscito entrare in empatia con la giovane e ha colto il momento opportuno per disarmarla

Notte intensa quella dei Carabinieri di Rovereto, Lavarone e Folgaria, che sono intervenuti per salvare una donna veneta in vacanza a Lavarone, che ha tentato di togliersi la vita.
Poco dopo le 21 di ieri, 13 giugno 2017, una donna non aveva fatto ritorno l’albergo in cui alloggiava senza lasciare traccia di sé.
Sono scattate immediatamente le ricerche come prevede la procedura in questi casi.
Carabinieri, Vigili del Fuoco, Soccorso Alpino e Sanitari, si sono posti immediatamente alla ricerca mediante ogni ausilio, anche tecnologico, tanto che attraverso il positioning del cellulare sono state individuate le coordinate e i soccorsi hanno potuto indirizzarsi verso la vasta zona indicata dalla Centrale Operativa costantemente in contatto con i soccorritori.
 
Il lavoro è stato particolarmente difficile causa il buio e la zona impervia, in area boschiva, distante dalla strada, ma gli uomini del Soccorso Alpino che ben conoscono le asperità ed i pericoli del luogo, sono riusciti ad individuare il sentiero giusto che conduce ai luoghi, indicati da sistemi di orientamento gps.
Una delle pattuglie ha intravisto nel buio la sagoma della donna che era apparsa armata di una pistola e minacciava di farla finita, qualora i militari si fossero avvicinati.
Immediatamente è stato attivato il piano di emergenza e tutela ben noto agli uomini dell’Arma che si sono dotati dei supporti idonei e hanno avviato un dialogo conciliante, che ha convinto la donna a parlare.
 
Da Trento e da Rovereto sono giunti altri Carabinieri in soccorso e solo con una fulminea azione un Maresciallo che, dopo due ore di intenso colloquio con la donna, essendo entrato in empatia con la stessa, era riuscito pian piano ad avvicinarla, è riuscito a disarmarla e scaricare la pistola che aveva già il colpo in canna.
Ora la donna, risultata essere già sofferente di crisi depressive, è al sicuro presso il servizio psichiatrico dell’Ospedale di Trento.
Grande l’emozione e la soddisfazione dei Carabinieri verso il loro coraggioso collega che, consapevole dei rischi cui andava incontro, non ha esitato un attimo a rischiare la propria incolumità, come è consuetudine per gli uomini della Benemerita, per salvare la vita alla povera donna.

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