Beccati grazie alla TAC: avevano ingoiato un centinaio di ovuli
Li ha arrestati la polizia di Trento: sono due extracomunitari con regolare permesso di soggiorno per asilo politico
Sabato sera la Squadra Mobile di Trento, in collaborazione con la Polizia Ferroviaria, nell’ambito delle azioni contro lo spaccio di sostanze stupefacenti, ha bloccato, all’interno dell’atrio della stazione di Trento, due cittadini extracomunitari, mentre questi, dopo essere scesi da un treno proveniente dalla Germania, stavano per lasciare la stazione per dirigersi verso il centro cittadino.
All’atto del controllo gli investigatori, oltre a notare un ingiustificato nervosismo dei due, riscontravano alcune incongruenze sui documenti.
Per tale motivo venivano accompagnati presso gli Uffici della Questura, dove venivano sottoposti ai rilievi dattiloscopici e alla verifica dei documenti di identificazione.
Nel contesto gli investigatori, considerato anche i recenti arresti a Trento di una nigeriana che, proprio su quella tratta ferroviaria trasportava 3 chili di cocaina e, successivamente, a Rovereto di un nigeriano che trasportava 1 chilo di cocaina, decidevano di sottoporre i due uomini ad una TAC per comprendere se trasportavano della sostanze stupefacente.
I due, stante l’incidente occorso ad un carro allegorico sabato sera a Vigolo Vattaro e i tempi d’attesa al pronto soccorso dell’Ospedale Santa Chiara di Trento, venivano accompagnati presso il nosocomio di Rovereto e sottoposti ai controlli medici.
All’esito positivo, i due stranieri riconoscevano il loro ruolo confermando che trasportavano circa 100 ovuli, ciascuno per circa 2 kg di cocaina/eroina.
Per tale motivo, un cittadino del Mali di 33 anni, domiciliato a Foggia, e un ivoriano di 25 anni, domiciliato a Palermo, entrambi in possesso di permesso di soggiorno per asilo politico, al termine delle attività di indagine, sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e, su disposizione della Procura di Rovereto, condotti presso il locale carcere.
«Spesso, commenta il capo della Squadra Mobile di Trento Salvatore Ascione, le attività di prevenzione e di controllo del territorio, per i non addetti ai lavori, non sono immediatamente percepite per gli importanti risultati che danno. In questo caso i due arresti e il sequestro di circa 2 kg di cocaina rappresentano indubbiamente il senso dell’importante lavoro voluto dal Questore d’Ambrosio, destinato ad interrompere i canali di rifornimento dello stupefacente sulla città di Trento.»
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