Operazione «Mandinka», fase 2: arrestate a Trento 9 persone
Si tratta di sette africani richiedenti asilo e due italiani che spacciavano hashish e Trento e a Roma, anche davanti alle scuole
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La Polizia di Stato di Trento ha arrestato 9 persone, 7 richiedenti asilo centroafricani e 2 italiani, ritenuti responsabili a vario titolo di traffico di sostanze stupefacenti.
Le indagini, avviate dalla Squadra Mobile di Trento nel 2016, hanno portato alla luce un vasto traffico di droga tra Trento e Roma gestito da un'organizzazione criminale composta da cittadini guineani, maliani, gambiani, senegalesi ed un sierraleonese, giunti in Italia come richiedenti asilo per motivi politici-umanitari o di protezione.
Il lavoro degli investigatori ha preso spunto dalla prima indagine denominata «Mandinka», quando a seguito di alcuni casi di overdose verificatisi a Rovereto e a Trento venne scoperto come la droga era venduta dai richiedenti asilo ospitati nei centri e nelle strutture della zona.
Gli spacciatori, per evitare i controlli della polizia, comunicavano tra di loro tramite WHATSAPP e avevano costituito una rete, di cui facevano parte anche italiani tossicodipendenti, che si era assicurata quasi completamente il controllo dello smercio delle sostanze stupefacenti nelle piazze più importanti di Trento a danno dei magrebini, costretti a zone più periferiche.
Lo stupefacente immesso sul mercato, prevalentemente eroina e hashish, era spacciato anche nei pressi di istituti scolastici.
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