Le Fiamme Gialle di Trento sventano un colpo in Via Vannetti
Arrestati un latitante e il suo complice in procinto di effettuare un’azione criminosa
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Il fatto è accaduto ieri mattina, intorno alle 9.00, quando militari della Guardia di Finanza, nel corso delle ordinarie attività d’istituto, hanno notato la presenza di due soggetti che a bordo di una moto di grossa cilindrata (foto), con volto coperto da caschi e passamontagna, transitavano ripetutamente su via Vannetti osservando e indicando le telecamere di videosorveglianza dello stabile ove risultano insistere gli uffici della Banca Nazionale del Lavoro, della Trentino Riscossioni S.p.A. e del Tribunale di Trento.
Considerato l’atteggiamento sospetto, i finanzieri organizzavano tempestivamente un mirato dispositivo di contrasto che consentiva di fermare nell’immediato i soggetti che, invano, hanno tentato di darsi alla fuga.
È subito balzato agli occhi delle Fiamme Gialle la circostanza che la targa ufficiale della moto risultava essere coperta da altra targa associata ad un mezzo agricolo.
I soggetti nascondevano nei pantaloni diversi attrezzi da scasso nonché un paio di cacciavite lunghi quasi 40 cm.
I successivi approfondimenti facevano emergere che uno dei due risultava essere stato scarcerato nel mese di luglio, dopo aver scontato una pena detentiva per una condanna di associazione per delinquere e furto aggravato.
L’altro soggetto per eludere i controlli ha dichiarato ai Finanzieri di essere privo di documenti di identità e si è presentato sotto falso nome.
Le Fiamme Gialle, nutrendo forti dubbi sulle dichiarazioni rese, hanno deciso di non fermarsi all’apparenza e di approfondire la questione sottoponendo il soggetto a rilievi foto-dattiloscopici.
All’esito dei rilievi delle impronte digitali veniva alla luce che la vera identità del soggetto risultava essere associata a quella di un «latitante» che era riuscito a sottrarsi, nel mese di settembre, all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i reati di associazione per delinquere e furto aggravato.
Entrambi sono stati tratti in arresto in flagranza di reato per falsa attestazione o dichiarazione al Pubblico Ufficiale (art. 495 C.p.) e possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli (art. 707 c.p.).
A seguito di giudizio direttissimo nei confronti del «latitante» (26 anni) è stata disposta la custodia cautelare in carcere, mentre per il complice (46 anni) denunciato anche per favoreggiamento personale (art. 378 c.p.) è stato disposto il divieto di dimora nel Comune di Trento.
Il tempestivo intervento dei finanzieri ha consentito di stroncare sul nascere una sicura azione criminosa verosimilmente in danno degli istituti di credito e degli Enti presenti in via Vannetti.
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