Arrestato per furto in flagranza di reato a Levico Terme
Si tratta di un trentino di origini magrebine, pizzicato dai carabinieri mentre svaligiava il suo terzo albergo
Forse voleva emulare altri protagonisti di passate razzie valsugane ma il personaggio, un trentino di origini magrebine di 20 anni, pluripregiudicato per furto, ricettazione e danneggiamento, a differenza del passato, ha scelto come obiettivi le strutture alberghiere di Levico Terme.
Al terzo colpo però sono scattate le manette, al termine di un rocambolesco inseguimento ed al rintraccio del fuggitivo che, per sottrarsi alla cattura, si era nascosto sotto un tavolino di un esercizio commerciale.
Erano le quattro del mattino circa, quando i militari dell’Arma ricevono al 112 una chiamata di aiuto da parte del responsabile di sala di un albergo ubicato a Levico Terme, che denuncia il furto di oggetti e denaro dal suo alloggio.
Quattro carabinieri raggiungono nell’ immediatezza il luogo del furto e, mentre assumono informazioni, la vittima riconosce alcuni suoi effetti personali addosso ad una persona che si stava allontanando rapidamente, con una bicicletta elettrica.
Ne è nato un inseguimento terminato poco dopo quando il sospettato, lasciata la bicicletta, correva fra prati e abitazioni per sfuggire alla cattura.
Quando capisce di essere circondato, decide di nascondersi e sceglie un tavolino di quelli realizzati in plastica, vuoti all’interno.
Ma dopo poco, l’uomo, viene scovato e arrestato.
Oltre la bici (appena rubata del valore di circa 5.000 euro), all’interno di uno zaino gli viene rinvenuta una playstation 4, un telefono cellulare, due orologi e soldi in moneta e altra refurtiva risultata poi essere stata sottratta da altre strutture alberghiere di Levico.
Condotto in caserma, è stato trattenuto in camera di sicurezza, in attesa di essere giudicato questa mattina, rito direttissimo.
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