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Arrestato dai carabinieri di Borgo Valsugana l’autore di 35 furti

Furti commessi tra ottobre 2015 e febbraio 2016, nelle zone di Levico Terme, Caldonazzo e Pergine Valsugana

Si chiama H. Marius, 27enne romeno, residente a Parodi Ligure, nella provincia di Alessandria, l’autore di un’impressionante serie di furti e tentati furti ai danni di esercizi pubblici e ditte di vario genere, quantificati in 35 episodi, commessi in più raid consumati tra lo scorso ottobre e la fine del mese di febbraio di quest’anno.
I carabinieri della Compagnia Borgo Valsugana, ne avevano studiato, nei sopralluoghi effettuati, il modus operandi, cioè quella serie di comportamenti ripetuti ad ogni colpo, che equivalgono ad una sorta di firma d’autore.
Gli obiettivi preferiti, si trovavano quasi sempre nei pressi della linea ferroviaria, una direttrice scelta dal romeno nei suoi spostamenti, per non farsi individuare dalle pattuglie dell’Arma.
Inoltre, erano obiettivi molto vicini fra loro e così diveniva possibile, nel giro di pochi minuti, colpire più esercizi commerciali.
Agiva di notte, vestiva prevalentemente di nero, con tanto di guanti e passamontagna ed utilizzava, per scardinare porte e finestre, un piccone, che non esitava ad utilizzare con violenza, per infrangere le vetrate di quegli infissi più resistenti.
 
Sono state passate a setaccio, migliaia di fotogrammi delle immagini delle video sorveglianze, ascoltati i pochi testimoni che lo avevano intravisto dai loro appartamenti, richiamati dagli allarmi antintrusione che entravano in funzione al suo passaggio e si repertavano campioni biologici rinvenuti su diverse scene e ritenuti appartenere all’esecutore dei furti.
Nel mese di marzo di quest’anno, i carabinieri della Compagnia Rovereto arrestavano Harnagea Marius, al termine di un ennesimo raid di furti espletati con le stesse modalità di quelle utilizzate nella Valsugana.
Su autorizzazione dell’A.G., i carabinieri di Borgo effettuavano, su quest’ultimo, un prelevamento di liquido biologico da far comparare al R.I.S. di Parma, con i campioni precedentemente recuperati.
L’esito della conseguente Indagine Tecnica biomolecolare, permetteva di appurare che il DNA apparteneva alla medesima persona.
L’incrocio con altre attività investigative esperite dai carabinieri, rendeva schiacciante l’impianto probatorio a carico dell’ Harnagea Marius e permetteva all’A.G. di emettere un provvedimento di custodia cautelare in carcere, eseguito dai carabinieri di Borgo nella giornata di ieri.

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