Arrestato un tunisino in Primiero per spaccio di stupefacenti

La perquisizione, effettuata con l'aiuto dei carabinieri cinofili di Laives, ha fatto rinvenire un panetto di 50 grammi di hashish

I carabinieri della Stazione di Imer, con la collaborazione del nucleo carabinieri cinofili di Laives, hanno arrestato ieri alle prime luci dell’alba un cittadino italiano di origine tunisina, per spaccio di sostanza stupefacente.
I militari, da ciò che emerge dall’attività condotta, ipotizzano come il quarantottenne di origine tunisina, ma residente a San Martino di Castrozza, cedesse sostanze stupefacenti ai giovani della valle.
La perquisizione effettuata dai carabinieri, martedì, alle prime luci del giorno in casa delle stesso, ha permesso ai militari di sequestrare oltre 50 gr. di sostanza stupefacente di tipo Hashish e due bilancini di precisione usati per la vendita della sostanza.
Il “panetto” di sostanza stupefacente sequestrata, molto probabilmente solo parte di un quantitativo maggiore, già precedentemente venduto ai clienti della valle del Primiero, è stato rinvenuto grazie anche al fiuto di Zeus, il pastore tedesco in servizio presso il nucleo cinofili di Laives.
 
I militari specificano che l’operazione condotta, rappresenta il termine di una più approfondita attività di indagine che ha permesso di appurare come l’uomo cedesse la sostanza in cambio di denaro.
I carabinieri stimano che i 50 gr di sostanza stupefacente, sarebbero stati sufficienti per circa 250 dosi, che avrebbe fruttato sul mercato una somma totale di circa 1.200 euro.
La sostanza sequestrata era hashish tradizionale, i militari però sottolineano come nel Trentino inizi a diffondersi anche hashish sintetico, identico a quello tradizionale, ma molto più pericoloso.
L’hashish sintetico infatti, oltre che essere riprodotto in laboratorio e quindi non avere nulla di naturale al suo interno, ha anche un principio attivo molto più alto, che crea più danni sulla salute e soprattutto ne aumenta e facilita la dipendenza, molte volte i giovani sono convinti di acquistare dell’hashish “normale”, non accorgendosi della differenza ma in realtà assumono una sostanza del tutto sintetica.