Cles: giovane assume droga, colto da malore in un rifugio
I carabinieri segnalano 5 assuntori di stupefacenti e ritirano 4 patenti
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Per i Carabinieri della Compagnia di Cles quello appena trascorso è stato un fine settimana contraddistinto da una significante attività di contrasto all’abuso di sostanze alcoliche e al consumo di stupefacenti.
Una nottata all’insegna dello sballo ha rischiato di finire male per un ventitreenne noneso.
Il ragazzo, nella serata di sabato, ha raggiunto un rifugio alpino in compagnia di una diciassettenne residente in Valsugana e qui ha consumato, tra pietanze ed una buona dose di alcolici, evidentemente in modo fin troppo disinvolto, stupefacenti di diversa specie.
Assumere contemporaneamente più droghe o mixare stupefacenti e alcolici è un comportamento potenzialmente letale, ma spesso del tutto sottovalutato. Il giovane ha finito così per sentirsi male.
Una chiamata al 118 ha tempestivamente messo in moto la macchina dei soccorsi.
Non semplice, in verità, si è rivelato l’intervento, che ha visto impegnati, oltre ai militari dell’Arma, uomini del soccorso alpino e del corpo dei Vigili del Fuoco.
I sanitari, condotti in quota, hanno stabilizzato il ragazzo, quindi lo hanno condotto presso l’ospedale Santa Chiara di Trento.
La credibile intossicazione da mix di alcol e droga è stata testimoniata dalla giovane che era con lui, sentita in merito ai fatti dai Carabinieri.
Per entrambi scatterà la prevista comunicazione all’Autorità di Governo in quanto assuntori di stupefacenti.
Nel fine settimana gli uomini del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno fermato per un controllo tre ventenni della zona e, a seguito di perquisizione, rinvenuto addosso ad uno di loro 2 grammi di MDMA in cristalli.
Quanto alle gravi condotte di guida sanzionate, gli uomini della sola Stazione di Rabbi hanno ritirato la patente di guida a due automobilisti che, apparsi visibilmente ubriachi all’atto del fermo, alla prova etilometro hanno fatto registrare un tasso di alcolemia superiore a 0,8 G/L, soglia al di sopra della quale scatta la denuncia all’Autorità Giudiziaria.
Lo stato di ebbrezza in cui versava uno dei due, un quarantenne residente in Commezzadura, ha toccato livelli impressionanti.
L’etilometro ha rilevato un’alcolemia di 2,64 G/L, vale a dire di ben oltre cinque volte superiore al limite minimo tollerato dalla legislazione vigente.
Di 2,4 e di 1,6 G/L invece il tasso alcolemico, rispettivamente, di un sessantenne e di un quarantenne nonesi: l’accertamento in questo caso è stato condotto in Cles dagli uomini dell’Aliquota Radiomobile.
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