Acciuffato il ladro seriale di Pergine, Levico e Caldonazzo
I Carabinieri di Borgo lo hanno arrestato per furto e detenzione di stupefacenti
Sembrava ripetersi il raid di furti che tre settimane fa circa, colpiva gli esercizi commerciali di Pergine, Caldonazzo e Levico, ma stavolta, i carabinieri della Compagnia Borgo Valsugana, durante la scorsa notte, riescono ad acciuffare, al secondo colpo, un cittadino italiano, valsuganotto, F.D. 33enne, pluripregiudicato per reati contro patrimonio e droga.
Sono le due di notte circa e dal ristorante Bandus di Levico, scatta l’allarme automatico di furto al 112, il numero di Pronto Intervento dei Carabinieri.
Simultaneo l’allarme sonoro e le pattuglie dell’Arma, subito convergono in zona.
Scatta un secondo allarme, quello del Camping Due laghi ma i militari sono già arrivati e le pattuglie circondano l’area.
Un’ombra corre veloce dall’esercizio commerciale alla recinzione metallica che lo delimita e cerca di scavalcarla.
Un movimento che non sfugge a due carabinieri che si lanciano al suo inseguimento e riescono ad acciuffarlo proprio mentre sta per farla franca.
Ha un cappuccio in testa e nel toglierlo, i militari riconoscono l’uomo, un vecchio cliente.
Viene perquisito e sulla sua persona, si rinviene della sostanza stupefacente del tipo hashish, mentre vicino alla recinzione, si rinviene della refurtiva appartenente al camping.
Si procede nell’immediatezza, d’intesa con l’A.G., ad una perquisizione domiciliare dove si rinviene altro stupefacente, del tipo cocaina.
Si ricostruisce la dinamica. L’uomo ha tentato di forzare la porta d’ingresso del Bandus poi, scattato l’allarme, desisteva e rivolgeva la sua attenzione al vicino Camping dove, forzata una finestra, penetrava all’interno e sottraeva merce per un valore di poche decine di euro che è stata restituita ai legittimi proprietari.
Sono i danni ad essere considerevoli e per entrambi i locali, si quantificano circa 2.000,00 euro.
Condotto in caserma e dichiarato in stato di arresto, veniva trattenuto in camera di sicurezza e, successivamente, veniva giudicato con rito direttissimo.
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