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Carabinieri di Trento, scatta l'operazione «Lanterne Rosse»

Tre arresti e due denunce per sfruttamento della prostituzione cinese

Nella giornata di lunedì, il Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Trento ha concluso una vasta attività di indagine che ha interessato la città di Trento ed altre località del nord Italia, stroncando un gruppo dedito allo sfruttamento della prostituzione cinese.
Nell’ambito di servizi mirati, operati per monitorare attentamente il fenomeno dello sfruttamento della prostituzione straniera, a Trento, precisamente in via Caproni, i carabinieri hanno attivato un’indagine dal mese di luglio per accertare le ragioni del notevole flusso di giovani ragazze orientali che avevano accesso a un appartamento molto frequentato da uomini di diverse età.
Le intercettazioni telefoniche hanno consentito di stabilire il ruolo di principale gestrice della casa d’appuntamenti in capo a Huang Hongmei, cinese quarantenne residente a Reggio Emilia ma dimorante a Trento.
La donna si avvaleva della collaborazione di Massimo Semeraro, sessantenne di Sassuolo che fungeva da «tutto fare».
 
La trama di trasferimenti (da e per Trento) di ragazze cinesi obbligate a prostituirsi aveva il suo principale fulcro a Milano, ove in un’abitazione del quartiere Villa Pizzona la quarantenne cinese Sun Dawei gestiva una decina di ragazze che periodicamente venivano trasferite alternativamente in via Caproni o a Reggio Emilia.
A Milano collaborava un cinquantenne italiano del luogo che aveva l’incarico di inserire e aggiornare costantemente invitanti inserzioni in un noto sito internet dedicato.
Nelle perquisizioni di lunedì sono state sequestrate chiare documentazioni legate all’attività di lenocinio e complessivamente attorno ai 5.000 euro ritenuto provento dell’illecita attività.
 
Alla luce di questa indagine Huang Hongmei e Sun Dawei sono state arrestate su ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP Forlenza, con l’accusa di sfruttamento della prostituzione in concorso e sono state rinchiuse nei carceri di Spini e San Vittore.
Semeraro è stato ristretto ai domiciliari presso la propria abitazione con l’ulteriore denuncia di detenzione abusiva di armi, sequestrategli nel corso delle perquisizioni.
Sull’aiutante della Sun Dawei, invece, pende una denuncia a piede libero per lo stesso capo di imputazione in materia di sfruttamento della prostituzione.
Il PM, dottoressa Rosalia Affinito della Procura della Repubblica di Trento, ha diretto tutte le fasi della complessa indagine.

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