Home | Interno | Cronaca | Egna, operazione contro il racket della prostituzione cinese

Egna, operazione contro il racket della prostituzione cinese

Eseguiti 3 arresti, notificati 2 provvedimenti di obbligo di dimora e sequestrati 2 centri massaggi, uno dei quali a Pergine Valsugana

È tuttora in corso un’operazione contro lo sfruttamento della prostituzione nei centri massaggi cinesi condotta dai Carabinieri della Compagnia di Egna nel corso della quale, a partire da ieri, sono state complessivamente eseguite 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal GIP del Tribunale di Bolzano, Dott. Andrea Pappalardo, su richiesta del PM Daniela POL.
La complessa e articolata attività investigativa dei Carabinieri ha consentito di sgominare un vero e proprio sodalizio criminale, composto da due uomini e una donna di nazionalità cinese, che operavano grazie all’appoggio di una serie di altri personaggi i quali, a vario titolo, fornivano il loro supporto all’associazione.
Fra questi una donna cinese e un uomo italiano, un bolzanino, nei cui confronti è stato disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza.
L’operazione ha posto fine alle illecite attività di questa associazione che ormai da mesi agiva con disinvoltura sul mercato della prostituzione locale.
 
Grazie all’attività dei militari dell’Arma è stato possibilea delineare l’organigramma dell’organizzazione, constatando l’esistenza di una rudimentale struttura gerarchica e l’unicità del suo disegno criminoso, sotto un’unica regia.
La Compagnia Carabinieri di Egna ha così messo a segno un altro colpo contro il racket della prostituzione cinese.
Sono passati poco più di 2 anni da quando, per la prima volta in Alto Adige, era stato contestato il reato associativo contro un gruppo criminale dedito al reclutamento di giovani donne cinesi destinate al mercato della prostituzione in locali mascherati da Centri Massaggi, che aveva messo le proprie radici a Pineta di Laives e Trento.
Con l’operazione «Stella d’Oriente» erano stati in 6 a finire in carcere e tutti hanno già patteggiato la pena a oltre 2 anni di reclusione.
Ieri è stata portata a termine una nuova operazione, questa volta denominata «Dashilan», dal nome di un quartiere di Pechino dove veniva esercitata la prostituzione.
 
 L’indagine 
L’operazione prende avvio nel mese di ottobre 2014, quando alcuni residenti di Laives segnalano ai Carabinieri l’apertura di un nuovo centro massaggi gestito da cinesi in via Kennedy, 75.
I primi accertamenti dal Nucleo Operativo della Compagnia di Egna hanno permesso di verificare sia l’effettiva presenza del nuovo centro massaggi, denominato «Tui Na», che di un via vai di soli uomini a tutte le ore del giorno e della sera.
La prosecuzione dell’attività di accertamento ha consentito di identificare gli effettivi gestori del locale e da quel momento in poi sono state avviate anche indagini tecniche.
Lo scenario via via emerso è stato quello dell’esistenza di una rudimentale struttura gerarchica, coordinata da un’unica regia, che provvedeva a contattare giovani donne cinesi per l’impiego in questi centri con finalità di prostituzione, secondo modalità ormai consolidate.
L’attività dei Carabinieri è riuscita a delineare l’organigramma dell’organizzazione essenzialmente composta da uomini e donne cinesi, con il necessario ausilio di alcuni soggetti italiani per l’esecuzione di compiti di promozione delle attività (in modo particolare pubblicità sui giornali e sui siti internet).
In stretto collegamento con quello di Laives si è disvelato anche il Centro massaggi di Pergine Valsugana, situato in località Ponte Regio, le cui attività erano coordinate in toto da parte degli odierni indagati.
Piuttosto importante il giro di affari, anche se i clienti erano per lo più abituali, i prezzi praticati si aggiravano intorno ai 100 euro per prestazione.
 
 L’operazione 
Allo stato attuale sono, dunque, stati eseguiti 3 provvedimenti restrittivi in carcere nei confronti di:
- Rongjun LIN, classe 1975, residente a Bolzano;
- Zhaosheng XU, classe 1975 (gestore del centro massaggi di Pergine Valsugana);
- Wuzhao YANG, classe 1983 (gestrice del centro massaggi di Laives).
- Un uomo di Bolzano e una donna di Pergine sono stati inoltre sottoposti all’obbligo di dimora nel comune di residenza.
- Sequestrati i 2 centri massaggi, nonché la somma complessiva di circa 10.000 euro in contanti, frutto delle attività illecite.

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande