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Marco Quarta, tradito dal McDonald's che tanto amava

Alcune note sulla sua latitanza durata otto giorni

Aggiungiamo qualche nota al servizio sull’arresto dell’autore dell’omicidio di Carmela Morlino.
Anzitutto i carabinieri avevano le riprese di quando era uscito di casa, prima di andare dalla ex moglie. Hanno così potuto vedere con cosa era uscito e il tutto faceva pensare che avesse previsto di andarsene per un po' di tempo.
Quando ha accoltellato la moglie, dei vicini hanno preso in custodia i bambini, mentre un altro lo ha affrontato e disarmato. Tanto di cappello per entrambi.
Poi è andato a prendere la macchina (che non aveva lasciato troppo vicino alla casa della vittima), l’ha raggiunta con calma e se ne è andato.
Ha evitato tutte le segnalazioni elettroniche, dai caselli autostradali alle carte di credito e ha tenuto il cellulare spento per tutta la latitanza.
Nessuna delle segnalazioni arrivate ai carabinieri era fondate. Solo la foto dell’autovelox aiutò a circoscrivere l’area di ricerca. La foto era di Castel Bolognese, a circa 50 km da Rovigo.
 
Sapendo che era appassionato dei McDonald's, i Carabinieri iniziarono a sorvegliare quelli della provincia di Rovigo.
La signora che ha individuato la macchina di Quarta l’ha notata mentre arrivava nel centro commerciale La Fattoria, nel quale c’era un McDonald's. Lui infatti era entrato e aveva acquistato degli hamburger. Era stufo di mangiare cibi conservati.
Per arrestarlo, i Carabinieri hanno mandato la foto del latitante sullo smartphone dei militari inviati sul posto. Da notare che i Carabinieri non hanno in dotazione gli smartphone e quindi hanno dovuto lavorare con il proprio. Hanno fatto domanda da tempo...
Quando i carabinieri lo hanno arrestato, aveva ancora gli hamburger nel sacchetto e, a quanto ci è stato detto, non gli sono stati restituiti.
L’uomo è stato trovato con 3.500 euro in contanti. Li aveva prelevati da tempo (o non li aveva mai versati). La cifra era abbastanza per scappare, ma non per passare la vita da latitante. 
Le condizioni dell'auto dimostrano che l'uomo ha dormito in macchina per tutta la latitanza. 
Quando è stato preso non ha opposto resistenza, si è limitato a dire «La mia vita era finita molto prima...».

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