I Carabinieri arrestano a Trento ghanese sospettato di omicidio
L'arresto era disposto dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere
Il 28 Ottobre 2014, i carabinieri della Compagnia di Trento, hanno dato esecuzione a un provvedimento di fermo del Pubblico Ministero, emesso dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di R. F. (cl. 1972), ghanese, fortemente indiziato del reato di omicidio per aver causato lo scorso 26 ottobre la morte del connazionale con il quale coabitava, Kofi Robert (cl. 1973), dandosi alla fuga immediata dopo il delitto.
L’indagine, condotta tramite intercettazioni telefoniche e all’acquisizione di informazioni sul territorio, consentiva in pochissime ore di individuare il ricercato nei pressi della stazione ferroviaria di Trento.
A seguito di tale accertamento, i Comandi Arma operanti di Mondragone e Trento, attraverso un costante e tempestivo scambio informativo riuscivano a individuare e bloccare il ricercato poco prima che riuscisse a lasciare il territorio nazionale.
I militari dell’Arma di Trento, attivati dall’Arma di Mondragone, dopo aver allertato personale Polfer e Polizia di Stato, hanno cominciato a setacciare l’area di Piazza dante e della Stazione Ferroviaria.
Numerosi i controlli volanti fatti ai cittadini extracomunitari lì presenti finché hanno individuato il ricercato nei pressi della sala d’attesa della stazione, coperto dal cappuccio della felpa e accovacciato facendo finta di dormire.
Al momento del controllo l’uomo opponeva resistenza passiva, rifiutando di seguire i militari, che lo avevano individuato.
La conferma che fosse lui il ricercato è avvenuta quando i tre operanti lo hanno fatto parlare avvedendosi di un connotato saliente segnalato dall’Arma di Mondragone ovvero la mancanza dei due incisivi.
L’uomo ha fornito generalità parziali a cui solo un successivo esame delle impronte digitali ha potuto confermare che si trattasse dell’uomo autore dell’omicidio di Castel Volturno.
Sulla sua persona sono stati trovati dei biglietti ferroviari dai quali si evinceva un’imminente partenza per l’estero unitamente a qualche centinaio di euro.
Agli operanti l’uomo non ha spiegato le motivazioni del proprio gesto chiudendosi in un prolungato silenzio.
Sarà ora la Procura di Santa Maria Capua Vetere e l’Arma Locale a procedere con le indagini ed appurare movente ed eventuali compartecipazioni al delitto
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