Recuperati due alpinisti bloccati dalla neve sul Cimon della Pala
Risalivano la «Ferrata Luigi Bolver», quando sono stati sorpresi dalla tormenta
La «Bolver Luigi» è una magnifica Via Ferrata che risale la parete sud del Cimon della Pala (nella foto wikipedia) sino al Bivacco Fiamme Gialle e al sottostante Passo del Travignolo. Notevole lo sviluppo con numerosi passaggi esposti e difficili, anche se non estremamente impegnativi dal punto di vista tecnico. La sua lunghezza e il dislivello (700 metri di salita) tuttavia la rende consigliabile a persone dotate di esperienza e in buona forma fisica, anche perché le vie di ritorno sono lunghe e non semplici. |
Ieri pomeriggio il Soccorso alpino - Servizio provinciale trentino è intervenuto per prestare soccorso a due escursionisti tedeschi quarantenni bloccati in quota per la neve.
I due amici avevano percorso la via ferrata «Bolver Lugli», sul Cimon della Pala.
Già durante la salita le condizioni meteo erano peggiorate e quando sono avvivati in cima, al bivacco Fiamme Gialle, si sono ritrovati sotto una fitta nevicata, con oltre 20 centimetri di neve fresca.
I due escursionisti hanno atteso un miglioramento delle condizioni meteo, ma ben presto si sono resi conto che non sarebbero stati in grado di scendere da soli.
Hanno deciso, così, alle 15, di chiamare i soccorsi, telefonando al 118.
L’Area operativa Trentino orientale del Soccorso alpino trentino, di concerto con la Centrale operativa di Trentino emergenza, ha subito inviato sul posto una squadra di Tecnici del Soccorso alpino della Zona Primiero-Vanoi.
Nel frattempo si era portato in quota anche il gestore del rifugio Rosetta.
Quando i soccorritori hanno raggiunto il bivacco, hanno constatato che gli escursionisti non erano adeguatamente attrezzati, calzando dei semplici scarponcini non adatti alla neve e privi di ramponi e piccozza, necessari per affrontare, soprattutto nella prima parte del rientro, tratti ancora ghiacciati.
A quel punto, considerate le difficoltà della discesa e i 20 centimetri di neve fresca con sotto il terreno ghiacciato, i soccorritori hanno valutato che per i due escursionisti il rientro sarebbe stato troppo impegnativo e pericoloso e così hanno chiesto l’intervento dell’elicottero.
Il mezzo areo, con a bordo il personale sanitario e il Tecnico di elisoccorso del Soccorso alpino, fortunatamente, approfittando di uno squarcio tra le nuvole, è riuscito a raggiungere il bivacco e con alcune manovre con il verricello, a caricare a bordo i due tedeschi e i soccorritori che sono stati trasportati fino a San Martino di Castrozza.
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