I Carabinieri di Cles arrestano in flagranza 4 ladri di rame
Si tratta di romeni, sorpresi mentre si erano impadroniti di 150 chili di prezioso metallo
Avevano parcheggiato il loro furgone nei pressi di un cantiere sito in località Castelletto del Comune di Ton. Quindi, divelta una grata metallica, si erano introdotti all’interno dello scalo e con idonee pinze avevano preso a tagliare cavi di rame.
I militari avevano deciso di approfondire i controlli di polizia su un furgone apparso sospetto perché parcheggiato proprio nelle immediate adiacenze di un cantiere (sempre più spesso detti depositi vengono presi di mira da ladruncoli).
La loro presenza deve aver evidentemente allarmato i malfattori, i quali, muovendosi maldestramente all’interno del cantiere, non hanno fatto altro che attirare l’attenzione dei carabinieri. I quali, dopo un breve inseguimento, sono riusciti a bloccarne uno, quindi a chiedere rinforzi.
Il primo ad essere fermato, alle ore 4 di stanotte è stato il quarantenne romeno Stoica Nicolae, bloccato sul fatto da personale del Radiomobile, cioè prima di potersela dare a gambe, cosa che invece riusciva ai suoi tre agili complici.
Sul posto sono pertanto confluiti ulteriori 3 pattuglie, di cui 2 della radiomobile ed una della Stazione CC di Andalo, nonché altro personale in abiti civili, impegnato in opportuni servizi di osservazione dell’automezzo, nella convinzione che qualcuno prima o poi sarebbe tornato a riprenderlo.
E così è stato. I complici infatti, senza essere visti, erano riusciti ad introdursi nel vano carico del camioncino e, disponendo delle chiavi, a chiuderne le portiere.
Forse il caldo, forse un’impellente esigenza fisiologica, sta di fatto che ad un certo punto gli uomini dell’Arma hanno visto aprirsi il portellone del furgone e scendere un uomo.
La circostanza ha dunque permesso di addivenire all’arresto di questi e di altri due, identificati in Iseni Tayson, 22enne montenegrino residente in Trento, Soiu Marius Gabriel, 23enne romeno senza una stabile dimora, e Iseni Arton, di anni ventuno, fratello del primo.
Presso il cantiere sono state poi rinvenute le pinze usate per tagliare i cavi in rame e torce frontali, strumenti di cui gli arrestati si stavano servendo per portare a segno il colpo.
Il materiale di rame che stava per essere sottratto pesava 150 chilogrammi.
I quattro, che già hanno collezionato denunce per reati della stessa natura, saranno oggi stesso giudicati con Rito Direttissimo dalla Procura della Repubblica di Trento.
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