I Carabinieri di Pergine arrestano spacciatore marocchino
Stavano controllando dei capanni di campagna, quando hanno individuato un uomo che non era né un contadino né un ladruncolo
Alle 18.30 di ieri, l’autoradio della Stazione di Pergine stava svolgendo servizio di controllo del territorio nella frazione “Canale Vengono”, prestando particolare attenzione ai capanni agricoli allo scopo di prevenire furti di attrezzature e utensili vari, di cui spesso si lamentano i proprietari.
Quando sono arrivati nei pressi di un capanno in località Murogne, i carabinieri hanno notato la presenza di una persona che entrava e usciva con fare sospetto.
Non sembrava infatti una persona intenta ad occuparsi dell’orto, quanto piuttosto di un ladro.
I militari decidono allora di intervenire per identificare il sospetto, il quale effettivamente nulla aveva a che fare con la coltivazione. Ma non stava neppure rubando alcunché.
In effetti stava cercando di nascondere un involucro in cellophane contenente, in un pezzo unico, 10 grammi di cocaina.
In tasca, poi, aveva più di 4.000 euro, circostanza inspiegabile per una persona disoccupata o comunque nullafacente.
Così è inevitabilmente scattato l’arresto in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di un marocchino, classe 1984, coniugato e residente a Borgo Valsugana.
I Carabinieri della Stazione, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia, hanno poi eseguito una perquisizione domiciliare a casa dell’arrestato rinvenendo ulteriori 650 euro nascosti sotto il letto, a quanto pare all’insaputa della moglie, incinta sbalordita e dispiaciuta.
Droga e denaro sono stati sequestrati, unitamente a tre telefoni cellulari, e per lo spacciatore si sono aperte le porte della Casa Circondariale di Spini di Gardolo.
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