Pedopornografia, scatta l'Operazione «The Sleeping Dogs»
L'europol arresta 10 italiani di età tra i 24 e 63 anni in gran parte celibi, quattro i coniugati di cui due separati con figli
Dal monitoraggio della rete svolto dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni e dalle attività investigative sottocopertura emergeva, già a partire dal 2010, come le darknet diventavano sempre più il luogo virtuale dove la presunzione di anonimato sembrava più efficace a chi voleva delinquere.
Si aveva sentore di una lenta ma progressiva migrazione degli abusatori di minori e dei pedopornografi su queste piattaforme.
Importante è stata la cooperazione internazionale che ha consentito, sotto la guida di Europol, di creare nel tempo, occasioni di confronto tecnico-operativo tra FBI e Polizia di Stato italiana, con lo scambio di tracce investigative.
Diverse le indagini in atto ora negli Stati Uniti non ancora concluse.
I soggetti individuati sono 15 italiani adulti maschi di cui 10 posti in stato di arresto, con età compresa tra i 24 e 63 anni (età media 45 anni) , in gran parte celibi, quattro i coniugati di cui due separati con figli.
Tra i 10 arrestati ci sono impiegati di banca, liberi professionisti, operai specializzati, prevalentemente provenienti da Nord e Centro Italia (Lazio).
Due soggetti sono stati in passato accusati di abuso e maltrattamento in famiglia e detenzione di materiale pedopornografico.
Sono stati compiuti e fotografati abusi sessuali recenti su tre minori italiani di età compresa tra i 5 e i 10 anni. Le immagini sono state condivise su Tor ma i bambini, localizzati e posti in salvo, sono attualmente al sicuro presso le loro famiglie.
Uno solo degli abusanti arrestati era parente della piccola vittima.
I bambini sono stati identificati a partire dall’analisi tecnica dei dettagli delle immagini di abuso, attraverso l’incrocio dei dati con le tracce informatiche presenti nei computer e negli smartphones degli indagati.
Per gli accusati sono state ottenute già tre condanne definitive a 5anni e 7 mesi, 5 anni e nove mesi e 7 anni.
Due dei condannati si stanno già sottoponendo a psicoterapia.
L’operazione Sleeping Dogs ha dimostrato come il mito dell’anonimato sul web sia il miraggio a cui nemmeno la Rete TOR, nata col presupposto di irrintracciabilità, riesce a dare concretezza, soprattutto quando in ballo ci sono le vite innocenti di bambini in pericolo.
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