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Inseguito dai Carabinieri, termina la fuga ribaltandosi con l’auto

Aveva provato a sfondare la vetrina di un internet point, senza riuscirci, per poi darsi a una corsa maldestra

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È un 37enne trentino, nato ad Arco e senza fissa dimora, pregiudicato per reati contro il patrimonio, il cittadino arrestato nella notte dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale dei Carabinieri di Trento, dopo aver tentato di rubare all’interno di un Internet Point «Safwan communication» sito in Piazza Tridente al civico 27.
L’uomo, V.C. nato nel 1976, aveva tentato di introdursi all’interno dell’esercizio commerciale verso le 4.30 scagliando una grossa pietra contro la vetrata.
Non essendoci riuscito, era tornato a bordo della sua Lancia Y e aveva imboccato la Via del Brennero in direzione Gardolo.
 
La guida disinvolta dell’uomo, che si era immesso in via Brennero con una manovra in derapata, ha attirato l’attenzione dei militari dell’Arma impegnati in un servizio perlustrativo, che all’altezza del Top Center si sono visti sfrecciare a tutta velocità l’autovettura condotta dall’uomo.
Visto che non sono riusciti a fermarlo, ne è nato un inseguimento destinato a fermarsi sul muro di recinzione di una casa di via Sant’Anna in Gardolo.
L’auto si è ribaltata e distrutta, ma l’uomo è uscito incolume, finendo tra le braccia dei militari.
 
Dai primi accertamenti, sono riusciti a risalire all’uomo quale autore del tentato furto in Piazza Tridente, mentre l’autovettura è risultata rubata a Trento il 9 gennaio 2014.
All’interno è stato trovato uno zaino contenente arnesi da scasso e numerosi chiavi di autovetture, di abitazioni e persino di un oratorio.
Sull’uomo vi sono elementi sostanziali per ritenerlo l’autore del tentato furto del Bar «Al bersaglio» di Vezzano, avvenuto nella notte tra il 9 e 10 gennaio, sventato dalla pronta reazione dei proprietari di casa.
 
Anche sull’episodio di Vezzano si stanno concentrando gli sforzi investigativi dei militari dell’Arma, i primi accertamenti fatti dai Carabinieri di Vezzano avevano consentito di indicare nel conducente della Lancia Y rubata a Trento, l’autore materiale del tentato furto.
La tecnica utilizzata, il lancio di un grosso oggetto contundente contro il vetro di un esercizio commerciale o di privata abitazione, fa ritenere che l’uomo sia l’autore materiale di molti tentati furti nell’ambito della giurisdizione di Trento.
Condotto precauzionalmente all’ospedale Santa Chiara di Trento, l’arrestato è tuttora piantonato. Ma dai primi accertamenti è risultato positivo al consumo di droga.
Le accuse sono, al momento, di ricettazione e tentato furto aggravato.

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