Ritrovato morto l’uomo scomparso a Zortea lo scorso gennaio
Si chiamava Luigi Rattin, aveva 60 anni ed è morto di fame e di freddo in un bivacco vicino a Malga Boalan
Luigi Rattin, sessantenne di Zortea (frazione di Canal San Bovo), era uscito da casa ai primi di gennaio, vestito di tutto punto. Non si sa esattamente quando.
L'8 gennaio doveva incontrassi con il fratello e quando non si presentò all’appuntamento, il fratello lo cercò, ma il telefonino era spento.
Allora vennero avviate le ricerche, svolte senza risparmio di uomini. Ma non fu trovato.
Qualcuno aveva provato anche ad avvalersi della trasmissione «Chi l’ha visto?» (Rai3). Stesso risultato.
Le ricerche non cessarono mai del tutto, ma l’arma dei carabinieri era piuttosto scettica sulle possibilità di una eventuale fuga o di altre ragioni per cui l’uomo potesse essere ancora in vita.
Infatti Luigi Rattin è stato trovato sabato sera dai vigili del fuoco volontari di Canal san Bovo, nei pressi di un bivacco di Malga Boalan.
Si trovava a quota 1.690. Il suo corpo era rimasto coperto di neve, per questo non era stato visto. Ora che la neve è sciolta, è stato trovato.
Secondo i primi rilievi, Rattin sarebbe morto di fame e di freddo, tanto vero che – non appena riconosciuto dai familiari – il procuratore non ha disposto l’autopsia del cadavere.
L’elicottero del 118 ha recuperato la salma e l’ha portata nella cappella mortuaria del cimitero di canal San Bovo.
I motivi per cui si trovasse al bivacco di Malga Boalan, quando poi avrebbe dovuto incontrarsi con il fratello, non è dato di sapere. Certo vi si era recato senza essersi vestito adeguatamente e senza viveri di scorta.
Conosceva il bivacco, e non è escluso che avesse scelto lui di finire così.
Rimane la tristezza della solitudine che lo ha portato a 1.690 metri di quota a ritrovare chissà cosa. Forse se stesso.
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