Sparatoria Palazzo Chigi: Chi semina vento raccoglie tempesta
Ricordo che qualcuno in Parlamento ha detto che «il fascismo aveva fatto bene, almeno all'inizio...»
Chi semina vento raccoglie tempesta. È da quando ho visto le trasmissioni in diretta sul giuramento del governo interrotte da altre immagini violente provenienti da palazzo Chigi che penso a questo antico detto.
La saggezza popolare ci viene incontro nei momenti più difficili.
Ma erano mesi che pensavo che un clima come questo potesse portare a cose come quelle accadute stamattina. Per chi non lo sapesse, faccio un riepilogo.
Un uomo di 46 anni, Luigi Preiti, ha sparato a due carabinieri, ferendone uno gravemente al collo e un altro a una gamba, proprio all'angolo di palazzo Chigi.
Ricordo che qualcuno pochi giorni fa ha gridato al golpe solo perché è stato eletto Giorgio Napolitano come capo dello Stato.
Ricordo che quello stesso qualcuno aveva convocato per quella stessa sera una «marcia sul palazzo», una manifestazione di protesta proprio davanti a palazzo Chigi.
Una manifestazione che venne annullata perché si temevano infiltrazioni degli anarchici insurrezionalisti.
Ricordo che quello stesso qualcuno per tutta la campagna elettorale aveva sbraitato dicendo che avrebbe aperto il Palazzo come una scatola di sardine.
Ricordo che i seguaci di quel qualcuno e anche di qualcun altro hanno aggredito Dario Franceschini mentre mangiava in trattoria e lo hanno insultato senza farlo parlare.
Ricordo anche che Roberta Lombardi, scelta da quel qualcuno per guidare il suo gruppo di deputati, ha detto che il fascismo aveva fatto bene, almeno all'inizio (sic).
Ricordo che quel qualcuno distribuisce insulti a tutti i suoi competitori dicendo che sono zombie, morti che camminano.
Ricordo che quel qualcuno non ha voluto nessun accordo con nessuno, ma non vuole nemmeno che gli altri si mettano d'accordo tra di loro. Forse per lui la cosa migliore è lo stallo totale.
Ricordo tutto questo e penso che la parola fascismo non sia sproporzionata.
RDT
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