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La Guardia di Finanza di Trento sequestra un’altra villa a famiglia rom senza redditi

L'operazione fa seguito ad un ingente sequestro effettuato nell'ottobre del 2012 per un valore di circa 1,5 milioni di euro

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Nei giorni a ridosso della Pasqua, il Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Trento (G.I.C.O.), unitamente alla Sezione Misure di Prevenzione della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, ha posto sotto sequestro una villetta del valore stimato di 415.000 euro situata nell’hinterland milanese, appartenente ad un membro di una famiglia rom già coinvolta in truffe milionarie internazionali e già sottoposta ad alcuni sequestri, a causa dei redditi quasi nulli e dei numerosi precedenti giudiziari.
L’operazione fa seguito ad un ingente sequestro di una lussuosa villa, alcuni terreni ed altri valori, effettuato nell’ottobre del 2012 per un valore di circa 1,5 milioni di euro, sempre nei confronti della stessa famiglia.

Proprio su uno dei terreni sequestrati a suo tempo, il clan ha costruito notte tempo un’ulteriore villa, i cui primissimi scavi erano stati notati dai finanzieri all’epoca del sequestro.
Il monitoraggio dei lavori effettuato a distanza di qualche mese dai finanzieri trentini e la tempestività dell’Ufficio misure di prevenzione di Milano hanno permesso di porre sotto sequestro l’ulteriore villa da poco costruita e finita.

Alcuni membri del clan erano stati indagati in Spagna insieme ad altri per una clamorosa truffa, messa a segno in una gioielleria di Valencia (E), in cui sono stati rubati gioielli appartenuti ad Evita PERON per un valore di oltre 10 milioni di euro e solo in parte recuperati.
Un parente stretto del capo clan è stato inoltre recentemente condannato per il noto omicidio del Vigile Urbano di Milano Niccolò SAVARINO investito con un SUV nel gennaio 2012.

La famiglia rom ha acquisito negli anni, da un lato, un tenore di vita particolarmente elevato ed ingiustificato, in quanto i componenti non dichiarano sostanzialmente alcun reddito né svolgono alcun tipo di attività lavorativa, dall’altro, ha la disponibilità, diretta e indiretta di un ingente patrimonio, ora integralmente sequestrato.
Come per il primo sequestro, i numerosissimi precedenti di polizia hanno permesso di ritenere che l’elevato tenore di vita, espresso anche dall’ulteriore villa sequestrata costruita notte tempo, possa essere collegato alle attività illecite precedenti.

Sono quindi state applicate anche in questo caso ed in tempo reale le misure di prevenzione patrimoniale previste dal «codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione» di cui al decreto legislativo n. 159/2011.

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