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Trento, arrestata una sinti di 28 anni per raggiro d’incapace

Un uomo di 83 anni si era rivolto alla polizia perché la giovane, passandosi per fidanzata del figlio 46enne, sottraeva danaro e altri valori

Nella giornata di giovedì 12 luglio, il personale della Squadra Mobile della Questura di Trento ha proceduto all’arresto di una ragazza di etnia sinti di 28 anni per circonvenzione di incapace.
Lo scorso mese di maggio, infatti, presso gli uffici della Questura si era presentato un uomo di 83 anni, preoccupato per il figlio quarantaseienne, il quale sarebbe stato oggetto di raggiri da parte di una giovane ragazza, precedentemente conosciuta in un locale.
L’anziano, vedovo e convivente assieme al figlio in un appartamento di Trento, ha riferito in particolare di notevoli ammanchi di denaro - frutto del lavoro del figlio - nell’ultimo periodo, proprio a seguito dell’inizio della frequentazione con la citata ragazza, mostrandosi per questo molto preoccupato.
 
Sulla base delle indicazioni acquisite e dall’immediato sviluppo degli elementi d’indagine, la ragazza in questione è stata identificata per una ventottenne di etnia sinti, nota agli operatori per molteplici precedenti nell’ambito di delitti contro il patrimonio.
Il seguito delle indagini svolte - anche con presidi tecnici di intercettazione telefonica - ha permesso di comprovare appieno l’attività di raggiro della ragazza nomade in pregiudizio del malcapitato, al quale aveva fatto credere di essere la sua fidanzata.
In particolare, nell’arco di sette mesi - periodo di frequentazione della vittima - la ragazza è riuscita a sottrarre l’ammontare complessivo di oltre 10.000 euro, comprensivo di somme in denaro contante e alcuni regali sostanziosi, fra i quali una cucina componibile e un Iphone ultimo modello.
 
Al culmine di una ennesima richiesta di denaro, pari a 600 euro, nel corso del pomeriggio di ieri gli operatori della Squadra Mobile, in accordo con la locale Procura della Repubblica che ha coordinato le indagini, hanno atteso l’incontro fra la ragazza e la vittima del raggiro, avvenuto in un locale nella zona commerciale di Trento nord.
Alla consegna del denaro sono quindi intervenuti ed hanno arrestato la ragazza in flagranza di reato. L’arresto è stato successivamente convalidato dal GIP, il quale ha altresì accolto la richiesta del Pubblico Ministero di applicazione della custodia cautelare in carcere.

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