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10 ingegneri della Sony hanno ripulito i sentieri della Marzola

Provenienti da svariati Paesi del mondo, i tecnici dell’azienda si sono occupati di pulizia, manutenzione delle canalette di scolo e cura della segnaletica

Cosa ci facevano la scorsa settimana sui sentieri della Marzola dieci ingegneri della sede trentina di Sony Europe Technology Development Center (Eutdc) provenienti da svariati Paesi del mondo (oltre che dall’Italia, per esempio dalla Cina, dall’India, dal Giappone)? Lavoravano insieme alla sezione Bindesi-Villazzano della Sat alla manutenzione delle canalette di scolo, alla cura della segnaletica, alla rimozione dei rami caduti, alla pulizia dei percorsi battuti da tantissimi escursionisti in ogni periodo dell’anno.
 
L’incontro tra i dipendenti Sony e la Sat Bindesi-Villazzano è uno dei progetti del tavolo sul volontariato d’impresa promosso nell’ambito delle iniziative per «Trento Capitale europea del volontariato».
L’obiettivo è quello di favorire la partecipazione dei dipendenti di aziende trentine ad attività no profit durante l’orario di lavoro, pratica che – è stato dimostrato – ha ricadute positive non solo sulla collettività, ma anche sul benessere dei lavoratori e sul clima aziendale.
 
Il progetto che vede come protagonisti la sede trentina di Sony (inaugurata nel novembre 2021) e la Sat Bindesi-Villazzano si è concretizzato venerdì scorso. Per cinque ore, dopo una breve formazione, i volontari della società alpinistica insieme ai dipendenti della multinazionale hanno battuto i sentieri Pinara – Maranza e Bindesi - Maranza per contribuire alla cura del territorio e della montagna e offrire percorsi Sat curati a tutti i camminatori.
 
Dopo questa prima esperienza, saranno probabilmente concordate altre date per ulteriori uscite entro la fine dell’anno. Anche perché, come spiega il presidente della sezione Enrico Biasi, l’esperienza è stata molto positiva: «È stato interessante confrontarsi con persone che vengono da altri Paesi. Avevamo già fatto qualcosa di simile con i ragazzini delle scuole della zona, ma questa volta è stato diverso perché abbiamo incontrato persone anche di altre culture, che facevano i volontari durante l’orario di lavoro. Insomma: è stata un’esperienza speciale e particolare, che ha portato comunque a ottimi risultati e al miglioramento dei nostri sentieri, che poi era il fine di questa collaborazione».
 
Anche per gli ingegneri di Eutdc è stata un’esperienza da rifare, come dichiarato dagli organizzatori Sony: «La scelta di svolgere una delle nostre tre giornate annuali di volontariato retribuite tra le montagne del trentino è stato il tentativo riuscito di far lasciare ai nostri colleghi un’impronta positiva nei boschi vicini al nostro ufficio. Abbiamo imparato a riconoscere la diversa segnaletica in montagna, siamo entrati nel dietro le quinte di questi volontari dei boschi, la Sat Bindesi-Villazzano, e compreso il grande contributo che svolgono per tutti gli appassionati camminatori. Abbiamo guardato poco, faticato molto e infine apprezzato il lavoro svolto nel percorso di ritorno. La prossima volta vogliamo raggiungere la vetta della Marzola!»

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