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La Protezione Civile Trentina conclude la missione in Bosnia

Tra sabato e domenica il rientro a Trento con il «grazie» dell'ambasciatore italiano a Sarajevo e dell'assessore Mellarini

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La missione della Protezione Civile trentina in Bosnia sta volgendo al termine.
La colonna mobile che era partita da Trento nella serata del 31 maggio farà infatti rientro fra sabato e domenica prossimi, dopo aver attraverso Serbia, Croazia e Slovenia.
Un lungo viaggio che i trentini compiranno per buona parte, fino in Croazia, assieme ai contingenti di Protezione Civile delle regioni Friuli e Molise con i quali i trentini hanno lavorato fianco a fianco nella città di Bijeljina.
 
Durante il viaggio di rientro, tra l'altro, i trentini dovranno anche recuperare un pick up che si era guastato nel viaggio di andata caricandolo su un proprio camion per riportarlo a casa.
Nella giornata di ieri l'ingegner Vittorio Cristofori, responsabile della missione, assieme ai rappresentanti del dipartimento Nazionale della Protezione Civile e delle Regioni Friuli e Molise, è stato ricevuto dall'ambasciatore italiano a Sarajevo, Ruggero Corrias (foto sotto), che ha espresso la propria gratitudine e fatto i complimenti per l'ottimo lavoro svolto a sostegno della popolazione di Bijeljina.
Oggi lo stesso ambasciatore ha visitato anche i cantieri in cui hanno operato le Protezioni Civili trentina, friulana e molisana.
 
Per quanto riguarda l'attività operativa, essa prosegue nel frattempo senza sosta con il mantenimento delle pompe laddove il volume d'acqua da svuotare è molto consistente ed il loro continuo riposizionamento una volta esaurita l'acqua da evacuare.
Un particolare ringraziamento alla decina di uomini della nostra Protezione civile lo ha voluto rivolgere in queste ore anche l'assessore alla Protezione civile Tiziano Mellarini che ha sottolineato «come la professionalità e l'efficienza con le quali operano nelle situazioni di emergenza siano valori peculiari e come ancora una volta il Trentino abbia saputo esprimere valori di solidarietà e cooperazione che ne sostanziano e valorizzano l’autonomia e l’autogoverno».

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