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L’Africa chiama, rispondi SÌ alla vita

Campagna Nazionale «Lotta alla fame», 13 Aprile – 4 Maggio 2014

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Sono quasi 870 milioni le persone - vale a dire una su otto - che nel biennio 2010-2012 hanno sofferto di
malnutrizione cronica, denuncia il rapporto ONU The State of Food Insecurity in the World 2012 (SOFI) (Lo Stato dell'Insicurezza Alimentare nel mondo), pubblicato congiuntamente dalle tre agenzie ONU di Roma - l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO), il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) e il Programma Alimentare Mondiale (PAM).
La maggioranza delle persone che soffrono la fame - circa 852 milioni - vive nei paesi in via di sviluppo, e rappresenta il 15% della loro popolazione complessiva, mentre i restanti 16 milioni vivono nei paesi sviluppati.
Nel periodo compreso tra il 1990-92 e il 2010-12 il numero totale delle persone che soffrono la fame è diminuito di 132 milioni, passando dal 18,6% della popolazione mondiale al 12,5%, e dal 23,2% al 14,9% nei paesi in via di sviluppo. Questi dati, secondo il rapporto, rendono l'Obiettivo di Sviluppo del Millennio (MDG, l'acronimo inglese) una meta raggiungibile, ma solo se s'interverrà in modo appropriato e adeguato.
Tra il 1990 e il 2007 il numero delle persone che soffrono la fame è calato in modo molto più marcato di quanto non si prevedesse, mentre invece dal 2007-08 i progressi si sono rallentati e stabilizzati.
«In un mondo di opportunità tecnologiche ed economiche senza precedenti, troviamo assolutamente inaccettabile che più di 100 milioni di bambini sotto i cinque anni siano sottopeso, in condizioni di non poter sviluppare a pieno il proprio potenziale umano e socio-economico, e che la malnutrizione infantile uccida ogni anno più di 2,5 milioni di bambini, - denunciano José Graziano da Silva, Kanayo F. Nwanze ed Ertharin Cousin, rispettivamente a capo della FAO, dell'IFAD e del PAM, nella prefazione del rapporto. - Ci preoccupa, in particolare, che la ripresa economica dalla crisi finanziaria mondiale degli ultimi anni sia ancora molto fragile. Ciononostante, facciamo appello alla comunità internazionale affinché faccia uno sforzo supplementare per assistere i più poveri a realizzare il diritto fondamentale a un'alimentazione adeguata. Il mondo dispone delle conoscenze e dei mezzi per eliminare tutte le forme d'insicurezza alimentare e malnutrizione», aggiungono i responsabili delle tre agenzie ONU.
 
 LA FAME IN AFRICA
Secondo i dati forniti dalla FAO in Africa sub sahariana oltre il 15% dei bambini appena nati pesano meno di 2.500 grammi, mentre il 28% dei bambini sotto i 5 anni è in una condizione di grave denutrizione.
La malnutrizione è dovuta a diverse cause: può essere mancanza di cibo o mancanza di cibo adeguato, ma può anche essere il risultato di qualche causa latente, come una malaria cronica, gastroenterite, tubercolosi o infezione da HIV.
La malnutrizione è stata riconosciuta ormai da tempo come un serio problema di sanità pubblica in Africa.
E’ definita come deficit proteico - calorico e di micronutrienti a cui sono associate numerose complicazioni, infezioni e malattie. Esistono vari tipi di malnutrizione che, di conseguenza, necessitano di differenti tipi di intervento e di trattamento.
Un bimbo denutrito non ha abbastanza energia. Non vuole giocare. Dorme molto. Può essere quieto o “buono”, o triste, ma si mostra comunque meno interessato al mondo che lo circonda. La mancanza di interesse a volte è chiamata apatia. Il bimbo non esplora o scopre le cose. Non apprende e non si sviluppa così velocemente come un bimbo ben nutrito. Un bimbo denutrito quando va a scuola trova difficoltà ad apprendere.
La situazione della malnutrizione è inoltre peggiorata durante l’ultima decade a causa dell’epidemia dell’AIDS, ma anche a causa del peggioramento delle condizioni economiche del paese.
 
 LOTTA ALLA FAME, L’INTERVENTO DE L’AFRICA CHIAMA 
 
 
Con l’iniziativa di raccolta fondi LOTTA ALLA FAME L’Africa Chiama si propone di raggiungere oltre 8.000
bambini in Kenya, Tanzania e Zambia e salvarli dalla morte per fame. Attraverso il sostegno nutrizionale e l’assistenza sanitaria continua sarà possibile diminuire i casi di malnutrizione e di denutrizione e prevenire i
decessi a causa della fame.
 
 DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il progetto realizzato con i fondi raccolti dalla campagna LOTTA ALLA FAME avrà luogo in Kenya, Tanzania e
Zambia, luoghi di intervento ormai quinquennali per l’associazione L’Africa Chiama.
L’iniziativa mira al sostentamento alimentare della popolazione locale, attraverso un intervento di immediato impatto volto a migliorare le condizione di salute di bambini gravemente malnutriti e a prevenire nuovi casi di malnutrizione.
L’obiettivo generale di questa iniziativa è quello di contribuire al raggiungimento del primo obiettivo del Millennio, Sradicare la povertà estrema e la fame, attraverso un significativo miglioramento delle condizioni alimentari, educative e sanitarie delle popolazioni.
 
Gli obiettivi specifici sono:
_ Migliorare le condizioni di salute di bambini gravemente malnutriti presso i 10 centri nutrizionali;
_ Migliorare le condizioni di salute di tutti i bambini che frequentano le 12 scuole coinvolte, prevenendo nuovi casi di malnutrizione;
_ Incrementare il tasso di frequenza scolastica e le capacità di apprendimento degli alunni;
_ Aumentare una conoscenza diffusa sulle corrette modalità nutrizionali e sugli aspetti igienico sanitari tra i genitori, gli insegnanti e i bambini;
 
Il progetto prevede due ambiti di intervento:
Centri nutrizionali: un intervento nutrizionale intensivo rivolto ad una fascia di bambini gravemente malnutriti e denutriti.
Mense scolastiche: un intervento nutrizionale ad ampio raggio che attraverso il vettore scuola raggiungerà in modo immediato un largo numero di bambini da 7 a 17 anni di età.
L’iniziativa produrrà vantaggi immediati per la popolazione locale, consistenti nella dotazione immediata di risorse primarie, ma anche di nozioni fondamentali in campo sanitario ed alimentare; tutto ciò innescherà un meccanismo volto al rafforzamento delle attività di assistenza umanitaria già presenti nelle aree interessate, grazie all’opera ormai consolidata del soggetto proponente e dei partner locali con i quali si collabora da anni. 
 
 I CENTRI NUTRIZIONALI
I centri nutrizionali sono una vera e propria rete di salvezza per i bambini malnutriti dai 6 mesi ai 5 anni, in quanto da un lato garantiscono loro un adeguato supporto alimentare e dall’altro forniscono alle mamme/tutrici importanti conoscenze in ambito nutrizionale ed igienico-sanitario e sensibilizzano anche l’intera comunità, contribuendo all’identificazione precoce dei casi di malnutrizione all’interno dei compound.
Nei centri nutrizionali viene seguito un protocollo che guida gli operatori nella gestione dei casi, dalle ammissioni alle dimissioni, e nello svolgimento delle diverse attività.
 
Protocollo delle attività settimanali
1. Benvenuto
2. Controllo della lettera di referenza, dell’underfive card ed ammissione dei bambini al programma
3. Controllo del peso, misurazione del MUAC e valutazione della presenza di edema
4. Lezioni di igiene e salute pubblica
5. Dimostrazioni di cucina e pranzo insieme
6. Distribuzione del cibo
 
 LE MENSE SCOLASTICHE 

 
Il progetto Mense scolastiche prevede l’avviamento di un programma nutrizionale rivolto agli studenti delle scuole primarie e secondarie.
Gli obiettivi specifici sono volti a migliorare le condizioni di salute di tutti i bambini che
frequentano la mensa scolastica, ad incrementare il tasso di frequenza scolastica e le capacità di apprendimento degli alunni, nonché sviluppare una conoscenza diffusa sulle corrette modalità nutrizionali e sugli aspetti igienico-sanitari tra i genitori, gli insegnanti e i bambini.
Nella prima fase di progetto si provvede ad acquistare il materiale da destinare alla preparazione del pasto per gli alunni delle scuole. La mense sono quindi fornite di stoviglie, pentole, posate nonché vengono predisposti i magazzini con gli alimenti necessari proprio al fine di ottimizzare i costi e rendere stabile la fornitura di cibo (i generi alimentari prevalentemente usati sono polenta, fagioli, verdure e pesce).
La seconda fase di progetto prevede la distribuzione delle derrate alimentari presso la mensa scolastica. La distribuzione delle derrate alimentari avviene tre volte alla settimana, durante la pausa pranzo e per tutti i nove mesi di apertura delle scuole: il pasto completo prevede la distribuzione di riso o polenta, alternativamente con fagioli, carne, pesce o verdura.
 
 CHI SIAMO
L’AFRICA CHIAMA è un’organizzazione umanitaria, formata da un gruppo di famiglie aperte all’accoglienza e alla condivisione, che opera da anni per accendere i riflettori sul continente più dimenticato ed oppresso e per restituire ai bambini africani la loro infanzia negata e violata.
L’AFRICA CHIAMA è una ONLUS (organizzazione non lucrativa di utilità sociale) ai sensi del D.Lgs. n.460/’97
che ha sottoscritto la “Carta dei Principi e dei Criteri di Qualità del Sostegno a distanza” per dare ai sostenitori e ai beneficiari la garanzia di trasparenza, efficienza e qualità.
E’ iscritta nel registro regionale delle Associazioni di Volontariato (Decreto n.100 del 30.04.01) e in quello delle Associazioni operanti per la pace, la solidarietà e la cooperazione internazionale (Decreto n.8 del 2.02.06 della Regione Marche).
Ha ottenuto il riconoscimento statale della personalità giuridica dalla Prefettura di Pesaro-Urbino (Decreto n.553 del 22.05.06).
E’ una ONG (Organizzazione Non Governativa), riconosciuta idonea dal Ministero Affari Esteri. (Lg. n°49 del
26/02/87).
 
 COSA FACCIAMO
In Africa
L’AFRICA CHIAMA si prende cura ogni giorno di 10.000 bambini in difficoltà, orfani dell’Aids, ragazzi di strada e bambini disabili in Kenya (Nairobi), Tanzania (Iringa) e Zambia (Ndola, Kitwe, Lusaka).
Operiamo con interventi concreti, mirati e trasparenti nei seguenti settori:
- alimentazione (20 centri nutrizionali, 13 mense scolastiche)
- accoglienza (5 centri case per ragazzi di strada)
- istruzione e formazione (3 centri sociali, 1 scuola comunitaria, 2 asili, corsi professionali, contributi per tasse scolastiche e materiale didattico)
- prevenzione e assistenza sanitaria (salute materna e infantile, prevenzione HIV-AIDS, malaria e tbc)
- microcredito e progetti di sviluppo
 - inclusione sociale (integrazione sociale e scolastica e fisioterapia per bambini disabili)
 - promozione della donna (azioni per fornire alle donne competenze e opportunità)
 sensibilizzazione ed advocacy (campagne di sensibilizzazione, convegni, workshop)
 
In Italia
Organizziamo eventi, manifestazioni, convegni e percorsi didattici per divulgare e promuovere:
- la conoscenza approfondita dell’Africa;
- l’educazione interculturale, la giustizia e la pace fra i popoli;
- il volontariato internazionale;
- i modelli alternativi di economia solidale e sostenibile;
- la sensibilizzazione sui temi della mondialità.

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