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Passa la riforma europea su asilo e migrazione

L'europarlamentare Dorfmann: «Più protezione, più giustizia, più equità»

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Il Parlamento europeo ha approvato oggi a Bruxelles la riforma del sistema di asilo e migrazione.
«Questa riforma finalmente getta le basi per una politica migratoria europea e fornisce i mezzi necessari per affrontare l’immigrazione clandestina», – dichiara l’europarlamentare sudtirolese Herbert Dorfmann (foto).
Una delle principali novità della riforma è l’introduzione di una procedura apposita per coloro che non hanno alcuna prospettiva di ottenere un permesso di soggiorno in Europa.
«Le nostre frontiere devono restare chiuse per coloro che non hanno alcun diritto a venire in Europa. Questo garantirà anche una migliore accoglienza per coloro che hanno davvero bisogno del nostro aiuto e della nostra protezione», continua Dorfmann.
 
Da sempre l’europarlamentare sudtirolese sostiene un approccio comune europeo in materia di asilo e migrazione.
«Non si può pensare di farcela da soli quando si tratta della difesa delle nostre frontiere esterne, – spiega Dorfmann, che oggi ha votato a favore dei dieci atti legislativi che compongono la riforma della politica di asilo e migrazione. – Questi atti garantiranno una maggiore equità nei confronti di chi ha bisogno di protezione, una maggiore solidarietà tra gli stati membri e, non da ultimo, una riduzione della pressione sulle nostre frontiere.»
 
In futuro, verrà fatta una distinzione tra richiedenti asilo e migranti per ragioni economiche già nella fase di prima accoglienza.
«iene introdotta una procedura finalizzata a valutare rapidamente alle frontiere esterne dell’Ue, o in paesi terzi, l’eventuale inammissibilità delle domande di asilo. Così verrà bloccato alla frontiera chi non ha alcuna possibilità di ottenere un permesso di soggiorno», – spiega Dorfmann.
Questa è anche una misura contro il traffico organizzato e contro quegli stati, che, favorendo l’immigrazione, hanno cercato di esercitare una pressione politica indebita sull’Europa.
 
Soprattutto, è necessaria un’azione coordinata e coerente alle frontiere, affinché l’Europa possa adempiere al suo dovere di solidarietà e protezione nei confronti di chi ha diritto all’asilo.
«Tutti coloro che fuggono perché temono per la propria vita devono trovare un rifugio sicuro in Europa e noi dobbiamo fare ogni sforzo per occuparci della loro integrazione», – afferma Dorfmann.
 
L’europarlamentare evidenzia poi che la riforma allevierà il peso sui paesi di primo approdo, in particolare Italia e Grecia.
Ciò avverrà principalmente attraverso una più equa redistribuzione dei richiedenti asilo tra gli stati membri. Inoltre, le capitali europee non potranno più sottrarsi ai loro obblighi in materia di politica migratoria.
«I paesi che si rifiutano di accogliere i rifugiati saranno ora tenuti a fornire un significativo contributo finanziario a titolo di compensazione», – aggiunge Dorfmann.
 
Come ultimo punto importante della riforma, Dorfmann sottolinea il potenziamento dei controlli sulle persone alle frontiere esterne.
«Un incremento degli accertamenti e l’ampliamento di un database centrale dell’Ue, contenente impronte digitali e dati biometrici di chi presenta domanda di protezione internazionale, consentiranno alle autorità di avere una visione più chiara di chi sta entrando in Europa, – conclude l’europarlamentare. – Questa misura è di fondamentale importanza per garantire la protezione della nostra popolazione.»

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