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Introdotte le «civette» nei pattugliamenti aerei in Afghanistan

Ma è da otto anni che i «Fucilieri dell’Aria» dell’Aeronautica Militare proteggono i militari di Camp Arena

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Cominciata il 31 agosto 2005, la missione dei Fucilieri dell’Aria nel complesso teatro operativo afghano a protezione delle forze del Regional Command West (RC-W) - il comando del contingente multinazionale a guida italiana cui è devoluta la responsabilità della regione occidentale dell’Afghanistan - ha recentemente compiuto otto anni.
La compagine Fucilieri dell’Aria dell’Aeronautica Militare è nata con il compito di assicurare la protezione dei sedimi aeroportuali di forza armata in ambito nazionale e garantire la sicurezza e la protezione del personale, dei velivoli e dei materiali, nonché delle installazioni e delle infrastrutture all’interno delle installazioni militari durante i rischieramenti fuori dai confini nazionali.
 
Impiegati in Afghanistan presso la Forward Support Base (FSB) dell’aeroporto militare Camp Arena di Herat, infatti, gli uomini e le donne del 16° e del 9° Stormo garantiscono, assieme a personale dell’Esercito, la sicurezza all’interno del perimetro di competenza della base (Force Protection).
Nel dettaglio, la missione dei Fucilieri dell’Aria comprende compiti di ricognizione, pattugliamento interno ed esterno al sedime aeroportuale, attività di scorta al personale delle Task Force stanziate nella FSB, assistenza alla popolazione e, non ultimo, missioni in supporto agli equipaggi dei velivoli da trasporto tattico della Joint Air Task Force (JATF) dell’Aeronautica Militare Italiana.
 
Con l’introduzione in teatro operativo dei mini sistemi a pilotaggio remoto STRIX-C, detti «civette», inoltre, i Fucilieri dell’Aria hanno recentemente arricchito lo spettro delle missioni assegnate con capacità Intelligence, Surveillance e Reconnaisance (ISR) a supporto dell’attività di pattugliamento esterno.
Capacità testate con pieno successo, tra l’altro, durante la recente visita del Primo Ministro On. Letta al contingente italiano in Afghanistan: in tale occasione infatti, i Fucilieri dell’Aria hanno garantito, assieme agli altri assetti di Force Protection, lo svolgimento della visita in totale sicurezza integrando differenti sistemi di difesa quali pattuglie al suolo, velivoli STRIX-C e, attraverso il coordinamento di un «operatore FAC» (Forward Air Controller), degli assetti aerei.
 
Uno sforzo continuativo inserito in un contesto internazionale difficile, dove la professionalità e i sacrifici dei Fucilieri dell’Aria dell’Aeronautica Militare hanno sempre trovato ricompensa nella stima dei comandanti e nella gratitudine degli uomini del contingente militare multinazionale che si sono susseguiti negli anni.
 
 

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