«Rete 5G»: la sperimentazione in Italia e le scadenze europee
L’Europa ha deciso: entro il 2020 tutti i paesi membri dovranno adeguarsi – Già coinvolte alcune città italiane
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Visto l’incedere oramai inesorabile delle nuove tecnologie come l’«Internet of Things», è assolutamente normale che le esigenze in termini di potenza della connessione e di navigazione debbano andare di pari passo.
Ecco perché ultimamente si fa un gran parlare della «rete 5G» [acronimo di Quinta generazione – NdR], e di tutte le potenzialità di una connessione che rivoluzionerebbe drasticamente il nostro concetto di velocità di navigazione e di interscambio dati fra dispositivi «IoT inter-connessi», a livello non solo domestico ma anche cittadino e industriale.
Non a caso, lo stesso Parlamento Europeo ha fissato il 2020 come data limite per l’adeguamento ed il passaggio al 5G da parte di tutti gli stati membri.
5G: entro il 2020 tutti i paesi membri dovranno adeguarsi
Il Parlamento Europeo, insieme al Consiglio, ha deliberato: entro il 2020, tutti gli stati facenti parte dell’Unione Europea dovranno essersi adeguati al 5G, completandone la fase di sviluppo e di installazione delle infrastrutture responsabili.
Nonostante le proroghe, che in casi specifici potrebbero allungare la dead line al 2022, l’Italia pare aver recepito la richiesta senza prevedere ritardi. Il 5G non sarà solo utile, ma fondamentale: grazie a questa nuova tipologia di connessione, sarà possibile navigare a velocità finora considerate proibitive.
Questo avrà un impatto notevole sulle nostre vite, sulle nostre case e sulle nostre città, che potranno finalmente vantare una struttura realmente smart, per non parlare dei benefici alle industrie.
Le 6 città italiane coinvolte nei test del 5G
Attualmente alcune città italiane si stanno prestando come base operativa per i test inerenti alle connessioni 5G: si tratta di Milano, Torino, L’Aquila, Bari, Matera e Prato.
Test che fino a questo momento hanno ad esempio evidenziato alcuni problemi relativi alle interferenze sulle frequenze, ma che verranno presto risolti. In attesa dell’arrivo del 5G in tutta Italia, i consumatori di oggi possono comunque contare su una fitta copertura delle reti 4G e 3G, più che adeguate per navigare da smartphone, tra questi possiamo citare ad esempio KenaMobile, il nuovo operatore telefonico che propone numerose offerte per la telefonia mobile, che garantisce una copertura più che affidabile poiché viaggia sulla 3G di Telecom.
Le previsioni sul 5G: i dati Juniper Research
Non si è ancora partiti ufficialmente, ma le previsioni in merito alla diffusione del 5G in Europa e nel globo sono già abbastanza sicure di ciò che dicono: secondo quanto riportato dal report di Juniper Research, le suddette connessioni supereranno gli 1,3 miliardi entro l’anno 2025, soprattutto per merito dei paesi tecnologicamente più avanzati.
Vere e proprie potenze economiche come il Giappone, la Cina e gli USA, che da sole saranno in grado di assicurare la metà del totale delle connessioni 5G attive ed operanti nel mondo.
Per quanto concerne la diffusione dell’IoT, saranno gli USA i maggior protagonisti, con un 30% del totale mondiale.
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