Open Data: i dati per crescita economica e innovazione sociale
Dal oggi fino al 7 settembre in Trentino sette regioni europee a confronto
Un confronto serrato, fra sette regioni europee, su quanto gli Open Data possano influire sulla crescita economica e sociale di una comunità.
E' il tema al centro di un meeting, in programma da oggi fino al 7 settembre, ospitato in diverse sedi significative per l'innovazione in Trentino.
Un evento previsto dal progetto OSIRIS, che rientra nel programma Interreg Europe.
La scelta è determinata dal forte investimento che la Provincia autonoma di Trento sta facendo in questo campo da diversi anni.
Gli Open Data sono infatti diventati una fonte indispensabile e sempre più richiesta per misurare il grado di sviluppo e di innovazione a livello locale.
L'evento si articola in quattro giorni di confronto sul valore, sul significato e sull’importanza per la crescita economica dei cosiddetti dati aperti.
Un programma denso che vedrà i partecipanti riunirsi nei luoghi del sistema trentino dell'innovazione.
I dati, la loro standardizzazione, la possibilità di poterli riusare sono oggi uno dei nodi trasversali alle azioni di sviluppo e crescita di molti attori del sistema territoriale.
Stiamo parlando dei dati prodotti dentro le istituzioni pubbliche: il principale interesse della Provincia è che con il loro utilizzo si possa rispondere alla domanda di innovazione di cittadini e imprese per creare servizi digitali capaci di interagire su scala europea.
Il Programma Interreg Europe ha un obiettivo ambizioso: intervenire positivamente sugli strumenti di gestione dei fondi europei di sviluppo regionale.
Ogni regione partner del progetto OSIRIS (oltre alla Provincia autonoma di Trento, Västerbotten – Svezia, Åbo – Finlandia, Drenthe – Olanda, Fundão – Portogallo, Prešov – Slovacchia, Wester Greece – Grecia) ha concordato diversi obiettivi locali nell’ambito dell’innovazione sociale, definendo un metodo per elaborare i propri piani di azione.
Questi ultimi sono arricchiti dallo scambio di buone pratiche attraverso metodi di co-progettazione.
Durante questo ultimo anno e durante i prossimi tre, attraverso i meeting di progetto, come quello di Trento, ogni regione potrà mettere in comune le singole esperienze, così da arricchire e condividere progetti che potranno essere sperimentati localmente.
Il team di progetto trentino - coordinato dalla Direzione generale della Provincia attraverso la dottoressa Cristiana Pretto, dirigente del Servizio ICT - ha scelto di ospitare i momenti di lavoro sugli open data in alcuni luoghi significativi dell’innovazione trentina: MUSE, Museo delle Scienze di Trento, Fondazione Bruno Kessler, EIT Digital e ovviamente Trentino Sviluppo, soggetto istituzionalmente deputato a gestire alcuni dei bandi del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR).
L’ospitalità in questi luoghi ha un duplice valore: permette di mostrare concretamente il contesto del nostro territorio e, in secondo luogo, farà da stimolo per la definizione del piano di azione.
È infatti proprio dal sistema Trentino che si vuole partire per trovare strumenti che accompagnino una crescita centrata sulle economie digitali, mettendo assieme la ricchezza delle realtà locali con le esperienze delle altre regioni europee, collaborando alla stesura di un piano di azione (entro settembre 2018) teso ad abilitare la crescita attraverso gli Open Data della pubblica amministrazione.
Il Trentino sarà, dunque, il terreno fertile per raccogliere esperienze, idee e suggerimenti.
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