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Energy illumina il «Burning Man» nel deserto del Nevada

L’azienda, insediata in Progetto Manifattura a Rovereto, è stata scelta per fornire i sistemi di accumulo di energia della prestigiosa kermesse artistica americana

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Il porto dei tarocchi, il drive-in intergalattico e il treno fantasma sono solo alcuni degli spettacolari «sogni camminanti» che dal 28 agosto al 5 settembre sono installati nel deserto del Nevada in occasione del «Burning Man 2022». Ad alimentarli, secondo i principi della sostenibilità e dell’autosufficienza energetica, saranno i sistemi di accumulo di Energy Spa. Un altro traguardo per la società nata in Progetto Manifattura, l’hub green di Trentino Sviluppo a Rovereto, che il mese scorso ha festeggiato anche la quotazione in Borsa.
Il deserto statunitense Black Rock, nel Nevada, è un’arena a cielo aperto in occasione del «Burning Man 2022». Dopo lo stop dovuto alla pandemia, è ripartita infatti la kermesse creativa che, una volta l’anno, trasforma il deserto nella «Black Rock City», una metropoli temporanea dove decine di migliaia di persone si radunano in nome delle arti figurative, della libertà di espressione e della costruzione di società inclusive e sostenibili.
 
Un crogiolo culturale che quest’anno è dedicato ai «Walking Dreams», letteralmente i «Sogni che camminano». Le installazioni per la tutela dell’ambiente, la mobilità sostenibile, il diritto alla terra e la salvaguardia delle tradizioni dei popoli nativi saranno infatti predominanti.
Il festival, nato nel 1991, si basa sui principi della partecipazione, della responsabilità civica, dell’autosufficienza e del non lasciare traccia. Per questo motivo, le opere vengono costruite e distrutte ogni anno e per tutto il mese successivo alla kermesse una squadra di «ristoro» setaccia il deserto ripulendolo di eventuali rifiuti lasciati da artisti e visitatori.
Tante e sempre nuove, nel tempo, sono state anche le modalità di approvvigionamento energetico della città immaginaria. Italiano, anzi, trentino, il metodo scelto per il 2022.
 
L’alimentazione dei generatori del Burning Man sarà infatti garantita da Energy Spa, azienda delle energie pulite insediata nell’hub green di Trentino Sviluppo a Rovereto Progetto Manifattura.
«Il nostro sistema - spiega Davide Tinazzi, amministratore delegato di Energy - ha una capacità di accumulo di 114 kwh e una potenza di 18 kw e serve a garantire l’autosufficienza energetica e la sicurezza del principale appuntamento della manifestazione, ovvero il rogo del “Burning Man”, il fantoccio gigante che dà il nome alla manifestazione e che quest’anno non verrà bruciato, ma soltanto acceso e illuminato grazie alla nostra tecnologia».
Un altro importante traguardo, dunque, per la società che, dopo aver costruito alcuni tra i sistemi di accumulo industriali più grandi d’Italia, il mese scorso è stata anche quotata in Borsa sulla piattaforma Euronext Growth Milan.

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