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Roma è la prima piazza del consumo «fake» in Italia

Settimana nazionale anticontraffazione del Ministero dello Sviluppo Economico

«Fake» è un termine inglese, che sta a significare falso, contraffatto, alterato.
Nella provincia di Roma 3.236 sequestri e 31,5 milioni di pezzi sottratti al mercato del falso nell'ultimo anno.
Ma il fenomeno si trasforma: è sempre più «liquido», ora serve il coinvolgimento dei cittadini.

Un quinto della merce contraffatta sequestrata dall'Agenzia delle Dogane e dalla Guardia di Finanza in Italia è stata intercettata nella provincia di Roma, che si caratterizza come la principale piazza di consumo del mercato del falso del nostro Paese.
Nel 2015 i sequestri sono stati 3.236 (il 20,5% del totale nazionale) e i pezzi sequestrati 31.587.325 (il 58,1%): quest'ultimo dato è condizionato da due maxi sequestri per oltre 28 milioni di prodotti cartotecnici per la scuola e l'ufficio.
È quanto emerge da una ricerca del Censis per il Ministero dello Sviluppo Economico (Direzione Generale Lotta alla contraffazione-UIBM).
 
Dal 2008 al 2015 nella provincia di Roma sono stati effettuati 24.393 sequestri, pari al 18,6% del totale nazionale, e i pezzi sequestrati nello stesso periodo sono oltre 130 milioni, ovvero il 30,3% del totale.
Si tratta per lo più di falsi di bassa finitura e a basso prezzo, soprattutto capi di abbigliamento e accessori provenienti principalmente dalla Cina.
Nell'ultimo anno più del 60% dei sequestri ha riguardato abbigliamento e accessori, seguiti da apparecchiature elettriche (il 14% del totale) e calzature (il 9,5%).
I dati del medio periodo confermano queste tendenze: dal 2008 a oggi il 44,8% dei sequestri ha interessato accessori di abbigliamento, il 18,5% articoli di abbigliamento e il 12,2% calzature.
Al quarto posto, con il 6,8% dei sequestri, le apparecchiature elettriche.
Se però si guarda ai pezzi sequestrati nel 2015, al primo posto si trovano le apparecchiature elettriche, soprattutto telefoni cellulari o componenti, con oltre 1,3 milioni di articoli sequestrati, seguiti da accessori (soprattutto borse) e abbigliamento (giacche, giubbotti e capi sportivi).
 
Roma è una grande piattaforma relazionale: tra residenti, pendolari e turisti ogni giorno milioni di persone si muovono nella capitale e costituiscono una enorme opportunità di affari anche per chi è in cerca di clientela a cui vendere prodotti falsi.
Ma Roma è anche un grande hub logistico e un punto di passaggio delle merci dirette verso altre regioni, soprattutto del Sud, che esprimono una forte domanda di prodotti falsi low cost e low quality.
Solo il 50% dei sequestri compiuti alle dogane nella provincia di Roma nel 2015 aveva come destinazione finale Roma: tra le regioni italiane che attendono la merce taroccata sdoganata nella capitale al primo posto si trova la Campania, seguita dalla Lombardia e dalla Sicilia.
L'unica area della provincia in cui il fenomeno della vendita di merci false è visibile e consistente, seppure concentrato nella stagione estiva, è il litorale immediatamente a nord e a sud della capitale, per lo più frequentato da venditori di origine africana che si spostano giornalmente in treno con il proprio carico da Roma.
Accanto al commercio al minuto esiste però anche in provincia un'attività più organizzata: i dati sui sequestri rivelano come siano le stesse località del litorale romano ad essere protagoniste di attività di assemblaggio, stoccaggio e distribuzione di articoli falsi.
 
Di fronte a un fenomeno così pervasivo e capace di rigenerarsi e di adattarsi ai mutamenti del contesto, le azioni di repressione e contrasto vanno accompagnate da iniziative di sensibilizzazione e di comunicazione rivolte a tutti i target di consumatori.
Con questi obiettivi lo scorso 9 marzo il Ministero dello Sviluppo Economico (Direzione Generale Lotta alla contraffazione-UIBM) e la Prefettura di Roma hanno siglato il Piano d'azione per la lotta alla contraffazione a livello provinciale.
Dal 13 al 19 giugno si svolge in tutta Italia la prima Settimana nazionale anticontraffazione, organizzata dalla Direzione Generale Lotta alla contraffazione-UIBM del Ministero dello Sviluppo Economico.
Nel corso della settimana si svolgono iniziative di studio, sensibilizzazione, animazione rivolte agli stakeholder, ai cittadini e ai giovani, e si presenteranno le analisi provinciali del fenomeno della contraffazione a Roma, Milano e Palermo previste dal Piano nazionale anticontraffazione.

Questi sono i principali risultati della ricerca realizzata dal Censis per il Ministero dello Sviluppo Economico, che sono stati presentati ieri a Roma nell'ambito della Settimana nazionale anticontraffazione da Loredana Gulino, Direttore Generale Lotta alla contraffazione-UIBM, e Massimiliano Valerii, Direttore Generale del Censis, con il Prefetto di Roma, Paola Basilone.
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