Onida a Trento per parlare di «Commercio, tra libera concorrenza e regole»
Giovedì 20 giugno, alle ore 11.00, presso la sala conferenze della Fondazione Bruno Kessler di Via S. Croce
La regolamentazione degli esercizi commerciali, tra orari di apertura e norme urbanistiche, è un tema di grande attualità che coinvolge anche riflessioni sulla nostra autonomia speciale.
Di questo si parlerà giovedì 20 giugno, alle ore 11.00, presso la sala conferenze della Fondazione Bruno Kessler, in via Santa Croce 77 a Trento.
L'incontro pubblico, dal titolo chilometrico «Libera concorrenza tra deregolamentazione e valorizzazione dei sistemi territoriali. Il caso delle attività commerciali... ma non solo: tesi a confronto», vedrà a Trento il professor Valerio Onida, presidente emerito della Corte costituzionale.
Onida è stato invitato dall'assessore provinciale all’industria, artigianato, commercio e cooperazione, Alessandro Olivi, proprio per approfondire, con una solida base giuridica, argomenti cruciali per l'economia trentina e oggetto di recenti riforme a livello provinciale e interventi a livello nazionale.
I «decreti Monti» in materia di liberalizzazione delle attività economiche e le recenti sentenze della Corte costituzionale collocano la pianificazione urbanistica del settore del commercio e la disciplina degli orari dei negozi nell'ambito della materia della tutela della concorrenza.
Siamo di fronte a una progressiva sottrazione di competenze e spazi di autonomia agli enti locali da parte dello Stato e ad un'impostazione che tende a qualificare la libertà d'impresa come assenza di regole?
Quale spazio di manovra esiste per le regioni ed in particolare per le autonomie speciali rispetto a questo tema e quali azioni intraprendere nei confronti dello Stato al fine di rivendicare in capo alle autonomie locali la possibilità di disciplinare l'attività di impresa e nello specifico l'esercizio di attività commerciali?
Se ne parlerà, come detto, nel corso dell'incontro con il professor Onida a cui interverranno anche rappresentanti del mondo economico e sindacale.
Tra i temi che saranno affrontati: libertà di impresa e democrazia economica: serve ancora una mano pubblica regolatrice?
Regole a tutela dei vari interessi o liberismo? I sistemi economici territoriali: valore e motore di sviluppo o vincoli alla crescita?
Regolazione centrale o decentrata? Conseguenze delle diverse opzioni in materia di orari commerciali.
L'analisi della materia partirà dalle previsioni della Costituzione comprendendo le recenti decisioni del Governo.
VALERIO ONIDA
Valerio Onida è un giurista italiano, giudice costituzionale dal 1996 al 2005 e professore di Diritto Costituzionale presso l'Università degli Studi di Milano.
Onida nasce a Milano da padre sardo e madre siciliana, ed è fratello dell'economista Fabrizio Onida, professore di economia presso l'Università Commerciale Luigi Bocconi, e padre del fisico Giovanni Onida e del segretario generale della Convenzione delle Alpi Marco Onida, professore all'Università degli Studi di Milano. Ha cinque figli e sei nipoti.
È stato professore ordinario di Diritto costituzionale all’Università degli Studi di Milano.
È eletto giudice costituzionale dal Parlamento in seduta comune il 24 gennaio 1996.
È eletto presidente della Corte costituzionale il 22 settembre 2004. Cessa dalla carica di presidente il 30 gennaio 2005.
Nel 2010 si è candidato alle primarie del centrosinistra per le elezioni del sindaco di Milano, arrivando terzo con il 13,41% dei voti. Il vincitore è stato Giuliano Pisapia, il secondo Stefano Boeri, il quarto Michele Sacerdoti.
Il 25 giugno 2011, il Consiglio generale dell'Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia lo ha eletto alla presidenza dell'istituto, nella quale è succeduto al presidente emerito della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro.
È stato presidente dell'Associazione Italiana dei Costituzionalisti.
È il presidente del comitato direttivo della Scuola Superiore della Magistratura.
Il 30 marzo 2013 viene invitato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a far parte del «gruppo ristretto» che si occuperà di preparare iniziative di leggi nel campo economico e sociale.
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