Rilancio dei centri storici, più risorse per i commercianti
La nuova delibera adottata dalla Giunta Provinciale di Trento aumenta i contributi a favore di iniziative ed eventi di richiamo
Più risorse per eventi, iniziative culturali e spettacoli nei luoghi storici del commercio. Lo ha stabilito la Giunta Provinciale con una delibera apposita a firma dell’assessore all’artigianato, commercio, promozione, sport e turismo Roberto Failoni. I provvedimenti adottati alzano i contributi fino al 50-60% della spesa ammissibile, sostenuta dagli esercenti che organizzano eventi di animazione o spettacoli.
Un modo per affrontare la difficile situazione del commercio, contrastare le chiusure dei negozi e favorire la nascita di iniziative.
«Quelli oggetto della delibera sono interventi che costituiscono un volano economico sia per gli operatori del settore che per l’intero sistema turistico – dichiara l’Assessore all'artigianato, commercio, promozione, sport e turismo Roberto Failoni – l’intervento pubblico su questi eventi dal forte richiamo genera infatti r un notevole indotto sul territorio, come ad esempio nel caso dei Mercatini di Natale».
Tra gli interventi previsti a sostegno del settore del commercio e al fine di favorire l’aggregazione sociale, la Legge provinciale n. 17/2010 stabilisce che la Provincia promuove l'organizzazione di eventi di richiamo, d’interesse culturale e di spettacoli (per esempio i Mercatini di Natale o le iniziative di animazione estiva) incentivando la realizzazione di queste iniziative da parte di consorzi o associazioni di imprese mediante contributi fino al 60 per cento della spesa ammissibile, con i criteri e le modalità stabilite dalla Giunta provinciale.
L’ultima delibera in materia risale al 2016 e necessitava di essere aggiornata e rivista, anche in considerazione dell’attuale situazione socio-economica. Viste le difficoltà del settore commercio (630 negozi chiusi negli ultimi 12 anni, come rilevato da un recente studio della Camera di Commercio, industria, artigianato e agricoltura di Trento) si potenzia la percentuale di contribuzione sulle spese ammesse, sostenute dai soggetti organizzatori degli eventi, al fine di rallentare la desertificazione commerciale in atto, portandola fino al 50-60%.
Le soglie di spesa massima ammessa sono state inoltre adeguate alla variazione dell'indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, che nel periodo tra il primo settembre 2016 e il 31 dicembre 2022 è stata del 18%, fino ad una spesa pari a 300mila euro.
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