Pubblici esercizi trentini, perdurano le difficoltà
L’Associazione ha fatto il punto sulla situazione del comparto – Failoni: «Siamo consapevoli dei problemi: a breve un nuovo bando qualità»
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La Giunta dei Pubblici esercizi del Trentino ha incontrato l'assessore provinciale al Turismo Roberto Failoni per un confronto sulla situazione e sulle prospettive del comparto a seguito della pandemia.
Alla fine della riunione la presidente Fabia Roman e l’assessore Failoni hanno premiato due associati: Alessandro Bailo (oltre quarant’anni nel mondo della ristorazione) e Silvana Giuliani titolare del Bar Silvana (per i suoi cinquant’anni di militanza associazionistica all’interno del mondo Unione), quest’ultima ancora attiva nel mondo dei Pubblici esercizi.
All’incontro, che si è svolto presso il Ristorante La Pineta a Caldonazzo, erano presenti una trentina di persone, fra cui i rappresentanti di sezione e la Presidente del Silb Trentino Martina Marosi che hanno manifestato all’assessore i principali disagi delle imprese attive sui loro territori.
L’incontro è iniziato con una breve disamina dello stato di salute del comparto da parte del Professor Marcello Condini che ha illustrato all’assessore i principali risultati del sondaggio condotto nel mese scorso dall’associazione, per monitorare l’andamento del settore alla fine del 2021 e durante la stagione invernale ancora in corso.
Rincari e concentrazione dei consumi
I risultati dell’indagine condotta dall’Associazione mettono in evidenza le enormi difficoltà del settore, messo alle strette tra aumenti dei costi e cali dei consumi.
«Il dato drammatico che ci restituisce il sondaggio è che le imprese oggi non riescono più ad assorbire i costi delle materie prime e dell’energia.
«Nel corso della pandemia il costo dell’energia è aumentato del 353% nella nostra provincia.
Nel frattempo le materie prime sono rincarate del 25% e ora incidono per il 51% sull’attività d’impresa. Si tratta di aumenti significativi che non sono sostenibili nel lungo termine e che si rifletteranno con tutte le probabilità sui listini prezzi degli esercenti» ha detto Marcello Condini.
«Ma i problemi non si fermano qui. A fronte degli aumenti dei prezzi sono infatti anche calati i consumi. L’incoraggiante ripresa dei consumi avvenuta nel corso della stagione estiva ha subito una battuta d’arresto nei mesi invernali.
«Nell’ultimo trimestre del 2021 abbiamo registrato fra le nostre imprese una contrazione dei ricavi del 28% rispetto al 2019. Il dato risente in primis del peggioramento del quadro sanitario che ha ridotto notevolmente la mobilità delle persone.
«L’esplosione dei contagi nei mesi invernali ha costretto molte persone ad osservare l’isolamento domiciliare o la quarantena, molte famiglie hanno dovuto fare i conti con la didattica a distanza, alcune imprese hanno scelto forme di lavoro agile come lo smart working.
«A incidere sui flussi di cassa delle imprese è stato anche il calo delle presenze straniere e dei turisti esteri fortemente penalizzati dalle regole sul green pass.»
Burocrazia sanitaria
Anche la Presidente Roman ha preso posizione sulla situazione attuale.
«I Pubblici esercizi – ha detto – sono il terminale diffuso di una lunga filiera fatta da agricoltori, allevatori, pescatori, casari e vignaioli. Rappresentiamo, come ha osservato pochi mesi fa il nostro Presidente Fipe Enrico Stoppani, l’ultimo miglio della filiera enogastronomica italiana.
«Proprio alla luce di questa importante collocazione ci troviamo oggi a riflettere sui nostri clienti gli aumenti a cascata che ci vengono che arrivano dai vari comparti.
«L’aumento dei listini è una soluzione considerata da molti professionisti del settore ma va percorsa con le dovute cautele.
«L’inflazione che oggi si è abbattuta oltre che sulle nostre aziende anche sulle famiglie ha ridotto notevolmente il potere d’acquisto delle persone e incentivato una politica al risparmio anziché al consumo.»
«Viviamo inoltre in una complessa burocrazia sanitaria che sta togliendo agli italiani la voglia di socialità e compromettendo la fiducia del comparto nei confronti del futuro.
«Chiediamo alle istituzioni interventi strutturali che aiutino le imprese ad abbattere i costi aziendali e a semplificare le norme per restituire fiducia e ridare una prospettiva alle nostre città che, in molti casi, stanno vivendo un lockdown di fatto.»
Mercato del lavoro e alloggi
«L’inverno – ha spiegato la presidente Roman – è stato affrontato con un deficit del personale quantitativo e qualitativo che in parecchi casi ha portato a una riduzione del servizio o una penalizzazione dei ricavi.
«La pandemia ha allontanato tanti professionisti del settore con cui le aziende avevano condiviso un progetto di crescita e lavoro. Tantissimi collaboratori sono stati messi nelle condizioni di scegliere altri ambiti lavorativi, anche meno remunerativi ma considerati più sicuri e affidabili.
«Infine, gran parte del personale turistico arriva da fuori regione. Per queste persone si pone il problema dell’alloggio che le aziende non riescono a garantire. Chiediamo maggiore attenzione da parte della Provincia anche su questo aspetto.»
Plateatici
Tra le misure più apprezzate dal comparto spiccano le semplificazioni in materia di plateatici, recentemente prorogate con qualche correttivo dalla Provincia sino alla fine di giugno.
«In una fase in cui gli imprenditori sono stati chiamati a riorganizzare i propri spazi interni a causa del contingentamento dei posti, questo intervento si è rilevato un’importante salvagente.
«I tempi inoltre sono maturi per intraprendere un percorso condiviso con le amministrazioni per l’aggiornamento delle nostre strutture in sintonia con il contesto urbano e con le nuove esigenze di mercato.
«La pandemia ha mutato le tendenze dei consumatori concentrando i consumi all’esterno dei locali e non più all’interno.»
Discoteche
La Presidente del Silb Trentino, Martina Marosi è infine intervenuta per ringraziare l’assessore per l’importante sostegno stanziato dalla Giunta provinciale a favore delle discoteche.
La Provincia ha infatti messo a bilancio 30.000 euro di contributi a fondo perduto per ognuna delle 9 discoteche del Trentino, per un totale di 270mila euro.
Un grande segnale di attenzione ad un settore fra i più colpiti che garantisce occupazione e indotto ed è pienamente inserito nella filiera dell’accoglienza che è fondamentale l’economia trentina.
L’intervento dell’assessore Failoni
«Il tema dei rincari – ha detto l’assessore provinciale Failoni – rappresenta una problematica comune a tutto il sistema economico. Riguarda tutti gli attori economici e non solo. Stiamo lavorando con lo Stato per ridurre ulteriormente l’impatto di questi aumenti sulle imprese e sulle famiglie affinché possano ripartire i consumi.
«La nostra volontà è comunque quella di aiutare il comparto dei pubblici esercizi che rappresenta un settore fondamentale per la crescita e la tenuta dell’occupazione e in particolare, della nostra economia.»
«Siamo inoltre consapevoli che, per uscire dalla crisi, non è sufficiente abbattere i costi aziendali ma occorre altresì sostenere lo sviluppo e le competenze del settore.
«Stiamo lavorando ad un nuovo “bando qualità” per promuovere gli investimenti nel terziario sul nostro territorio. Si tratta di una novità importante che offre l’opportunità di migliorare la qualità delle nostre imprese ma anche del nostro territorio in termini di competitività e attrattività.»
«Dobbiamo infine, ricostruire un clima di fiducia positivo nei confronti del settore. Uno degli aspetti più allarmanti della pandemia è la perdita della socialità di cui i pubblici esercizi ne sono la massima espressione.
«Su questo versante condivido la vostra proposta di semplificare la burocrazia sanitaria per far ripartire i consumi e il turismo decisivi per il rilancio dell’economia trentina.
«L’auspicio è che con la fine dello stato d’emergenza, ad aprile si possa tornare alla normalità.»
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