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In «Cuore Rurale» batte il cuore delle associazioni di categoria

Asat, Confagricoltura, Coldiretti e Associazione Agriturismo Trentino insieme per valorizzare produttività agricola e ricettività

Il mondo della produttività agricola e della ricettività turistica si incontrano in Cuore Rurale, il club di prodotto che - nel suo processo di rinascita - intende valorizzare la vacanza in piccoli B&B, agriturismi, alberghi e rifugi situati in aree rurali dove natura, familiarità e la riscoperta delle cose semplici e genuine si fondono in un’esperienza autentica.
Genuinità dell’offerta, legame con il territorio, vivere un’esperienza, familiarità dell’accoglienza, condurre una vacanza a ritmo lento, appartenere ad una comunità: sono queste le parole chiave che guidano il «rilancio» di Cuore Rurale.
 
Nell’epoca post Covid il modo di fare turismo è radicalmente mutato. Il turista è sempre più in cerca di «esperienze» da vivere sul territorio che lo ospita in grado di farlo sentire parte del territorio stesso e della comunità che abitualmente lo popola. In netto consolidamento anche la tendenza dei turisti ad evitare le località molto affollate prediligendo, invece, zone a bassa densità turistica. Nonché il desiderio del settore turistico di rendere maggiormente attrattive le cosiddette «belle stagioni». Nasce, così, dalle associazioni di categoria che appartengono al settore agricolo ed al settore ricettivo (Asat, Confagricoltura, Coldiretti e Associazione Agriturismo Trentino) l’idea di riaffermare il club di prodotto Cuore Rurale (nato nel 2007 con l’impiego di fondi provinciali) investendo congiuntamene con risorse proprie per un rilancio del prodotto.
 
Una «vacanza di ruralità in Trentino», la definisce il presidente di Cuore Rurale Beniamino Franch:
«Il rilancio di Cuore Rurale - afferma - va di pari passo con la creazione di un nuovo prodotto sul territorio. Tra gli obiettivi vi è sicuramente quello di rilanciare alcune zone marginali del Trentino, fortemente collegate all’agricoltura, che ben si distinguono dalle mete di massa.
«Non solo: ognuna delle 10 strutture aderenti a Cuore Rurale porta con sé la sua esperienza ed i suoi prodotti, ma è anche fortemente inserita e rappresentativa della propria comunità.
«Diviene, così, agli occhi degli ospiti espressione della comunità stessa, in termini di esperienze, di prodotti proposti e di aziende del territorio coinvolte».
 
Ciascuna delle strutture che appartengono al club di prodotto è caratterizzata da distinte peculiarità: «Si tratta - spiega Franch - di agriturismi, Bed&Breakfast, affittacamere, piccoli alberghi e rifugi escursionistici che promuovono un’ospitalità familiare in contesti naturali e rurali, con genuinità e legame con le tradizioni, ponendo particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e che intendono distinguersi in un percorso di qualità».
 
Tra gli obiettivi di Cuore Rurale, per il 2024, vi è un allargamento della base sociale, con l’intenzione di portare il numero di associati almeno fino a 50. Per arrivare a raggiungere tale obiettivo, oltre all’investimento economico proveniente dalle diverse associazioni di categoria, è stato realizzato un nuovo sito internet (www.cuorerurale.it) che consente ai potenziali turisti di meglio comprendere le potenzialità di una «vacanza rurale» e di fare richiesta di informazioni per l’organizzazione della stessa.
 
 Dichiarazioni 
Davide Cardella, direttore di Asat: «L’obiettivo è posizionare sul mercato un prodotto che il mercato attualmente chiede. Il club di prodotto Cuore Rurale è stato creato molti anni fa, quando i tempi non erano maturi per il suo sviluppo. Oggi, invece, è arrivato il suo momento e può giocare un ruolo importante nell’offerta turistica: in termini di sostenibilità ambientale, turismo slow ed espressione del mercato agricolo Cuore Rurale ha davvero molto da dare. Ora è necessario crescere ed ampliare l’offerta sul territorio, all’insegna di un nuovo dialogo col mondo dei produttori, della valorizzazione del territorio e delle zone ad alto potenziale di sviluppo».
 
Diego Coller, presidente di Confagricoltura: «Questo progetto mi ha subito affascinato per i contenuti di alta qualità. Mi piace l’idea di lavorare tra associazioni di categoria, in maniera sinergica, per l’obiettivo comune di mettere assieme il mondo del turismo con il mondo dell’agricoltura. Fino ad oggi, diversi progetti che sono stati fatti tra i due settori non hanno avuto l’evoluzione sperata. Auspico che Cuore Rurale possa cogliere i frutti sperati».
 
Alessandro Vaccari, Associazione Agriturismo Trentino: «Per quanto riguarda gli agriturismi, la sfida è tenere alto il livello qualitativo delle strutture. Cuore Rurale viene rilanciato contestualmente al ritorno di attenzione da parte del turista verso un determinato tipo di valori. Ritengo importante il progetto anche per creare e consolidare una rete tra le aziende».
 
Paolo Vinante, vicepresidente di Coldiretti: «Cuore Rurale vuole essere un progetto davvero ambizioso: è importante alzare l’asticella, senza paura di creare un’offerta davvero completa. Mi auguro che il progetto vada avanti: Coldiretti garantisce tutti l’appoggio e possibile».

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