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Coldiretti: si spende di più (+7,3%) per mangiare meno (-4,5%)

È quanto emerge dall’analisi Coldiretti su dati Istat relativi al commercio al dettaglio nel primo semestre del 2023 rispetto a quello del 2022

Il caro prezzi taglia del 4,5% le quantità di prodotti alimentari acquistate dagli italiani nel 2023 che sono però costretti però a spendere comunque il 7,3% in più a causa dei rincari determinati dall’inflazione.
È quanto emerge dall’analisi Coldiretti su dati Istat relativi al commercio al dettaglio nel primo semestre del 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
 
«La situazione di difficoltà – sottolinea il presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi – è resa evidente dal fatto che volano gli acquisti di cibo low cost con i discount alimentari che fanno segnare un balzo del +9,4% nel quadrimestre nelle vendite in valore, il più elevato tra gli scaffali del dettaglio.
Il risultato dei discount evidenzia la difficoltà in cui si trovano le famiglie italiane che, spinte dai rincari, orientano le proprie spese su canali a basso prezzo rinunciando anche alla qualità".
 
Le famiglie – sottolinea Coldiretti Trentino Alto Adige – tagliano gli acquisti e vanno a caccia dei prezzi più bassi anche facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti.
La situazione di difficoltà si estende – continua Coldiretti Trentino Alto Adige – alle imprese agricole colpite dal maltempo che ha decimato i raccolti e dai bassi prezzi che non molti casi non coprono neanche i costi di produzione con il rischio dell’abbandono di interi territori.
Ma a pesare sono anche i costi della logistica, spinti dal caro benzina, che nel caso della frutta e della verdura arrivano ad incidere attorno ad 1/3 del totale.
 
«Occorre lavorare – conclude il presidente Barbacovi – per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni.»

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