World Cooperative Monitor 2019
La nuova classifica delle 300 cooperative più grandi è ora disponibile: fatturano da sole 2.034,98 miliardi di dollari
L'International Cooperative Alliance (ICA) e l'Istituto europeo di ricerca sulle cooperative e le imprese sociali (Euricse) hanno pubblicato oggi l’ottavo monitor annuale delle cooperative mondiali.
Il rapporto esplora l'impatto economico e sociale delle più grandi realtà cooperative in tutto il mondo, fornendo una classifica delle Top 300 e una analisi settoriali basate sui dati finanziari del 2017.
Il World Cooperative Monitor 2019 ha raccolto dati per 4.575 organizzazioni (1.152 dall'Europa, 3.218 dalle Americhe, 197 dall'Asia-Pacifico e 8 dall'Africa) da 10 settori di attività.
Le prime 300 registrano un fatturato totale di oltre due trilioni di dollari (2.034,98 miliardi di dollari).
Le cooperative analizzate operano in vari settori economici, ma i risultati di quest'anno mostrano come il ramo assicurativo sia in crescita: assicurazioni (39%), agricoltura (31,7%), commercio all'ingrosso e al dettaglio (17,7%), servizi bancari e finanziari (7%), industria e servizi pubblici (1%), sanità, istruzione e assistenza sociale (1%).
Risultati 2019
Sono lievi le variazioni, rispetto allo scorso anno, nelle prime posizioni in tutti i settori.
Nella classifica Top 300 basata sul fatturato Groupe Crédit Agricole e Groupe BPCE, entrambi francesi, si posizionano rispettivamente al primo e secondo posto come lo scorso anno, il terzo è il gruppo tedesco REWE.
E nella Top 300 in base al rapporto tra turnover sul prodotto interno lordo (PIL) pro capite, due cooperative di produttori indiani entrano nella seconda e terza posizione: Gujarat Cooperative Milk Marketing Federation Limited e IFFCO.
Quattordici le italiane in classifica: Coop, Conad, Unipol, Cattolica Assicurazioni, Reale Mutua, Agricola Tre Valli, GESCO, SACMI, CEF, Granlatte, Unione Farmaceutica Novarese, CMC, gruppo ITAS, Banca Popolare di Sodrio. Coop occupa la migliore posizione (28° posto). 284° posto invece per il gruppo trentino ITAS.
Focus su SDG 8
La relazione di quest'anno presenta un'analisi speciale della Top 300 e dell'ottavo obiettivo di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (crescita economica inclusiva e sostenibile, occupazione piena e produttiva e lavoro dignitoso per tutti - SDG 8).
Tre casi in particolare relativi all'SDG 8 sono esplorati nel rapporto: Up Groupe (Francia), KRIBHCO (India) e SOK (Finlandia).
Insieme a questa analisi, presente nella sezione, c'è un'intervista con il segretario generale di Cicopa: Diana Dovgan.
Il contributo agli SDGs e l'importanza del World Cooperative Monitor è stato citato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres durante la 74ª sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, tenutasi a New York nel settembre 2019.
Come ha affermato Bruno Roelants, direttore generale di ICA: «Questa nuova edizione del World Cooperative Monitor va oltre la classifica Top 300 basata sul fatturato per esplorare ulteriormente le dinamiche del movimento cooperativo. Come sottolineato dalle Nazioni Unite, le cooperative offrono un contributo sostanziale alla realizzazione dell'agenda per lo sviluppo sostenibile 2030. Nel rapporto di quest'anno, vediamo esempi concreti di azioni specifiche intraprese da alcuni dei più grandi gruppi cooperativi di tutto il mondo.»
Gianluca Salvatori, segretario generale di Euricse, parlando proprio del ruolo delle cooperative nella realizzazione dell'agenda delle Nazioni Unite per il 2030 ha dichiarato: «Le cooperative devono quindi adottare (e comunicare) una strategia per lo sviluppo sostenibile in grado di rappresentare un'alternativa efficace al modello tradizionale, in grado di rispondere in modo completo alle sfide attuali. In effetti, più organizzazioni partecipano alle iniziative di rendicontazione che consentono la raccolta di dati affidabili e comparabili a livello internazionale, maggiore è la ricerca e l'analisi per dimostrare l'impatto sociale ed economico delle cooperative.»
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