Home | Economia e Finanza | Cooperazione | «Casse Rurali, sistema solido e compatto»

«Casse Rurali, sistema solido e compatto»

Dopo il «sostegno obbligatorio» ai quattro istituti del decreto salva-banche, l’assemblea ha approvato un pacchetto di iniziative di solidarietà al sistema cooperativo

Il sistema delle Casse Rurali trentine è solido e reagisce in modo compatto alle richieste di solidarietà che vengono dalle Bcc e Casse Rurali.
«Il credito cooperativo nazionale e locale ha sempre trovato al proprio interno le risorse per intervenire nelle situazioni di difficoltà – afferma il presidente della Federazione Giorgio Fracalossi – tanto che mai un socio o cliente di una Bcc o Cassa Rurale ha mai perso un euro dei propri risparmi.»
Dopo l’intervento obbligatorio (e profondamente ingiusto) a favore di Banca Marche, Popolare dell’Etruria e Lazio, CariChieti e Cassa di Risparmio di Ferrara - istituti che non c’entrano nulla con il credito cooperativo e al cui salvataggio il sistema di credito cooperativo trentino ha contribuito suo malgrado con 24,9 milioni di euro - oggi l’assemblea delle Casse Rurali ha approvato all’unanimità un «pacchetto» di interventi a sostegno di banche cooperative e Casse Rurali.
Tra gli interventi «nazionali», il sistema trentino ha contribuito con un primo addebito complessivo 11,3 milioni di euro al salvataggio di Banca Romagna Cooperativa e Banca Padovana, attraverso il Fondo di Garanzia dei depositanti e il Fondo di garanzia istituzionale.
 

 
 Gli interventi di sistema per le Casse trentine 
La Cassa Rurale di Folgaria, ora Rurale degli Altipiani, il prossimo 31 dicembre ha fissato l’assemblea ordinaria per l’elezione del consiglio di amministrazione e collegio sindacale.
Uscirà così dal commissariamento e sarà restituita «in bonis» ai propri soci e alla comunità, dopo un rigoroso piano di razionalizzazione e controllo dei costi.
Anche nel periodo di commissariamento, durato un anno e mezzo, i soci e clienti non hanno mai perso la fiducia nella propria Rurale: 1.360 soci nel 2013, 1.278 i soci attuali.
La raccolta totale presso la clientela, dopo un iniziale calo, ha ripreso gli stessi valori di prima della crisi: 269 milioni nel 2013, 268 milioni a settembre 2015.
Gli impieghi hanno invece subito una flessione, motivata allo stralcio dei crediti in sofferenza, da 170,2 milioni nel 2013 a 154,7 milioni a settembre 2015.
La Cassa continua a fare credito alle famiglie e alle piccole e medie imprese, come è nella mission di ogni Cassa Rurale.
Il sistema di Credito cooperativo trentino interviene per aumentare il patrimonio della Rurale con una cifra che si aggira tra i 3,7 e i 4 milioni di euro, così suddivisi: tra 1,7 e 2 milioni dal Fondo Comune delle Casse Rurali (attraverso la rinuncia del prestito subordinato a suo tempo emesso dalla Rurale) e 2 milioni di euro di prestito irredimibile da parte di Promocoop.
Si tratta di una soluzione ponte in vista della conversione in azioni di finanziamento.
 
Altri interventi di rafforzamento patrimoniale di sistema riguardano due Casse Rurali, per le quali l’assemblea ha deliberato un sostegno complessivo di 21 milioni di euro da realizzare attraverso il Fondo Comune delle Casse Rurali Trentine.
In dettaglio sono la Cassa Rurale Valli di Primiero e Vanoi (8 milioni di euro di acquisto obbligazioni subordinate per incremento di patrimonio), e la Cassa Rurale di Rovereto (13 milioni in totale tra 5 di prestito irredimibile e 8 di acquisto obbligazioni subordinate).
A favore della Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella il Fondo Comune potrà acquistare  obbligazioni subordinate emesse dalla Rurale  per un importo massimo di 7,1 milioni di euro.
 
 Bilancio di sistema 2015, prime anticipazioni 
Il quadro d’insieme del sistema di credito cooperativo trentino è stabile.
Innanzitutto la patrimonializzazione, principale indice di solidità di una banca, espressa in termini sintetici dal cosiddetto total capital ratio ammonta in media al 15,69% e si conferma per ogni Cassa Rurale al di sopra dei limiti assegnati dalla Vigilanza ad ogni singola banca, tendenzialmente stabilito nel 10,5%.
Per quanto riguarda le masse gestite, tiene la raccolta complessiva pari a 17,4 miliardi (+2,5%), in leggera flessione i crediti a 11,3 miliardi (-3%).
In un percorso di ulteriore riordino del portafoglio crediti deteriorato, che attualmente presenta un tasso di copertura del 35% (di cui 50% sulle sofferenze e 25% sulle inadempienze probabili), i conti economici di quest’anno evidenzieranno un appesantimento aggiuntivo.

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande