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Nuova fase e nuovi progetti per Latte Trento

I numeri del bilancio 2010 evidenziano un fatturato totale di 48 milioni

Prima assemblea dei soci, stamani, della cooperativa Latte Trento nata a fine 2010 dalla unificazione dei due caseifici sociali più grandi della nostra provincia: il Consorzio Latte Trento e Borgo e il Caseificio di Fiavè Pinzolo Rovereto.

La nuova società derivante dalla fusione è in grado di lavorare 60 milioni di litri di latte l'anno (il 50% del latte prodotto in Trentino), occupa 150 dipendenti e conta 400 soci. Se si considera l'indotto, le famiglie coinvolte sono un migliaio.

«Si tratta di un passaggio storico che chiude un lungo percorso», ha esordito il presidente Francesco Perozzo introducendo l'assemblea al Centro congressi Interbrennero.
«Oggi si apre una fase nuova - ha continuato - in cui gli allevatori sono i protagonisti delle scelte aziendali e dove la parola d'ordine è integrazione perché le battaglie in solitudine e le difese dei vecchi modelli di produzione sono perdenti.»

Perozzo ha indicato l'unità della base come la priorità assoluta della nuova società.
«Dobbiamo smetterla di criticare in modo distruttivo una vallata rispetto all'altra e dobbiamo sforzarci di cancellare vecchi rancori o errori che tutti fanno nella loro vita. È perfettamente inutile fare le guerre tra noi allevatori. Sono guerre tra poveri che non portano vantaggio a nessuno.»

La resa liquidata ai soci per il 2010 è stata superiore agli anni precedenti: 40 centesimi al litro per i soci dell'ex Caseificio Fiavè e 49 centesimi per i soci della vecchia Latte Trento.
Il reddito distribuito avrebbe potuto essere migliore se non si fosse verificato il problema della «mozzarella blu», che generando costi imprevisti ha compromesso i fatturati.

«Si tratta ora di compiere - ha sottolineato Perozzo - una svolta radicale per migliorare ulteriormente la qualità dei prodotti ed elevare la redditività di alcune produzioni che non garantiscono oggi un'adeguata remunerazione. Sono in corso gli approfondimenti da parte del cda e della struttura tecnica del consorzio per mettere a punto un nuovo piano industriale.
«In particolare, si manifesta la necessità improrogabile di realizzare accanto al polo del latte di Spini una nuova struttura per i formaggi.
«Il progetto sarà portato all'approvazione dei soci che potranno avallare gli investimenti proposti o indicare altre scelte.
«Le strategie che saranno messe in campo mireranno ad eliminare diseconomie e sprechi e a cogliere le nuove opportunità commerciali.
«Per un supporto alla concretizzazione dei nuovi progetti Perozzo ha rivolto un appello alla classe politica, a cui ha chiesto «un necessario accompagnamento» garantendo che «poi saremo in grado di camminare autonomamente».

Un invito ad una più fattiva collaborazione è stato rivolto anche alla cooperazione di consumo affinchè valorizzi meglio nei suoi punti vendita i prodotti lattiero caseari dei nostri allevatori.
Assieme al direttore Sergio Paoli il presidente ha quindi presentato all'assemblea, per l'ultima volta separatamente, i risultati di bilancio delle due cooperative confluite in Latte Trento.

Il Caseificio Fiavè, che ha lavorato 38 milioni di litri di latte, ha realizzato nel 2010 ricavi per quasi 29 milioni.
Latte Trento e Borgo, attraverso la commercializzazione dei prodotti ottenuti dalla trasformazione di 22 milioni di litri di latte, ha invece avuto un fatturato di 19,1 milioni.

Gli interventi delle autorità
Patrizia Ballardini, presidente della Comunità Valle Giudicarie, ha invitato i soci di Latte Trento a «tenere duro» perchè «l'impegno che gli allevatori mettono per la qualità è un contributo importante per il territorio».
L'assessore alla cooperazione Franco Panizza ha affermato che la ricerca dell'unità e della qualità rappresentano la strada giusta. «Le divisioni e la conflittualità si pagano sempre». La Giunta continuerà a mettere a disposizione le risorse necessarie perché il settore lattiero-caseario è strategico.

L'assessore all'agricoltura Tiziano Mellarini ha invitato a superare la frammentazione delle proposte e ha espresso l'auspicio che il settore si presenti insieme sul mercato con una promozione unitaria. Ha poi sollecitato un dialogo migliore tra cooperazione di consumo e mondo agricolo.
Infine, Diego Schelfi, presidente della Cooperazione Trentina, ha sottolineato lo «sforzo straordinario» compiuto con la fusione, ma ha aggiunto.
«Abbiamo fatto un passo importante, ma c'è ancora molta strada da percorrere. Ognuno nel proprio ruolo - ha aggiunto - deve fare la sua parte per far crescere il sistema trentino. La partita non tocca qualcuno, tocca tutti.»

Il rinnovo delle cariche
L'assemblea ha provveduto al rinnovo dei componenti del consiglio di amministrazione con mandato scaduto. Sono stati eletti: Renato Costa, Mauro Depaoli, Dario Mascotto, Graziano Verones, Mauro Povinelli, Renzo Rigotti (nuovo) e Mario Zomer (nuovo).

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